Rizzani de Eccher in Olanda per un mega impianto di biodiesel
Nuova commessa per il general contractor nel mercato del Nord Europa. L’impresa friulana lavorerà alle opere civili per ampliare la raffineria di Rotterdam

Nuova importante commessa in Olanda, ma con capitali finlandesi e tecnologie francesi, per Rizzani de Eccher. Al gruppo udinese è stata affidata la parte infrastrutturale del mega-progetto di ampliamento di uno dei più importanti impianti europei nella produzione di biocarburanti, la raffineria attiva dal 2011 nel porto di Rotterdam, di proprietà della finlandese Neste.
Il contratto è stato firmato con Technip Energies, la società francese di ingegneria industriale leader mondiale nel settore della transizione energetica, che vanta con Neste una lunga e consolidata partnership.
Technip ha selezionato Rizzani de Eccher per le opere di progettazione e costruzione chiavi in mano delle nuove opere civili e infrastrutturali, nell’ambito di un progetto di ampliamento da concludersi in tre anni, finalizzato ad aumentare di 1,25 milioni di tonnellate all’anno la produzione annua di biodiesel, che verrà portata dagli attuali 3,25 a 4,5 milioni di tonnellate. Trainato dagli obiettivi di decarbonizzazione e dalla crescita della domanda da parte di alcuni comparti, in particolare l’aviazione civile, quello dei biocarburanti è un mercato che presenta forti prospettive di crescita. Da qui il patto tra Neste e Technip, che non riguarda soltanto la raffineria di Rotterdam, ma ha portato anche alla realizzazione di un altro mega impianto in Asia, a Singapore. Tra i punti di forza le tecnologie progettate da Neste negli ultimi dieci anni, che permettono la produzione di carburanti sfruttando anche oli alimentari esausti e altri materiali riciclati, compresi i grassi animali.
Un settore, quello dei carburanti, cui guarda con crescente interesse anche Eni: già avviata a Livorno, la produzione di Eni Biojet, il carburante con il 20% di componente bio destinato agli aerei, dovrebbe infatti partire nel 2024 anche nelle raffinerie di Porto Marghera e Gela, in Sicilia.

Quanto a Rizzani de Eccher, il nord Europa si conferma terreno fertile per il gruppo udinese, che a Rotterdam è coinvolto in un altro prestigioso progetto come il grattacielo di 156 metri e 43 piani che sorgerà dal vecchio edificio delle Poste, uno dei pochi sopravvissuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, oltre ad aver già fornito gli stralli per il ponte Erasmus. Senza dimenticare l’altro grande cantiere verticale delle Y-Towers, ad Amsterdam, e lasciando l’Olanda l’ospedale di Bispebjerg, a Copenhagen, le infrastrutture ferroviarie per la Rail Baltica e l’estensione della metropolitana di Parigi.

Fuori dall’Europa, arriva da Cancun, Messico, una nuova, importante commessa per Deal. La società d’ingegneria del gruppo ha acquisito un ordine per sviluppare una metodologia innovativa denominata “Top-down”, che permetterà la costruzione di una sezione del ponte Nichuptè attraverso una innovativa metodologia costruttiva, brevettata, in grado di salvaguardare l’ambiente e minimizzare l’impatto di un’infrastruttura che attraversa un’area sottoposta a tutela ambientale. La commessa, si legge nel sito internet del gruppo friulano, «è l’ennesima evoluzione della tecnologia top-down sviluppata e brevettata da Deal negli anni, dopo le importanti applicazioni in progetti d’avanguardia negli Stati Uniti, Colombia, Marocco, Mozambico».
Riproduzione riservata © il Nord Est