«Roncadin e Bofrost la sfida è diventare efficienti e veloci come Amazon»

Patron Edoardo, che guida le due aziende di surgelati venduti a domicilio spiega come la riscoperta dell’ambiente domestico faccia volare i ricavi

«Non credo che torneremo indietro. La pandemia ci ha fatto riscoprire la casa, il piacere di restare a casa, anche, e il rito del pranzo e della cena in famiglia che può essere di ottima qualità e solo da riscaldare». Parola di Edoardo Roncadin, presidente di Bofrost Italia, leader nella vendita a domicilio di specialità surgelate, e di Roncadin, azienda di Meduno specializzata nella produzione di pizze surgelate. Aziende che hanno beneficiato entrambe delle mutate abitudini degli italiani causate dalla pandemia, rintracciabili nel fatturato, in crescita, e nell’occupazione, anch’essa in aumento.

«A Meduno - conferma Rocadin - il numero degli addetti ha raggiunto le 450 unità, e in Bofrost, solo nel 2020, abbiamo effettuato 180 assunzioni e ampliato la rete di vendita inserendo altre 200 persone». Se questo è stato il trend dello scorso anno, ormai in archivio, le previsioni per il futuro prossimo sono altrettanto buone. Perché, come dice Roncadin, «abbiamo imparato ad apprezzare la casa», e anche perché «modalità di lavoro a distanza, un tempo assai poco conosciute e praticate, diventeranno la norma - aggiunge Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost -, basti pensare che da marzo dello scorso anno tutti i dipendenti del nostro call center lavorano da casa e nel recente incontro sindacale di pochi giorni fa è emersa la soddisfazione della stragrande maggioranza degli operatori che hanno azzerato i tempi del trasferimento casa-lavoro e migliorato la qualità della vita».

E come loro, molti altri. Nel ’21 Bofrost punta quindi a confermare le ottime performance dello scorso anno, con vendite a +31,9% per 313 milioni di euro, 750 mila clienti in Italia di cui 100 mila acquisiti negli ultimi 12 mesi, e un organico di 2.400 persone. «Lavoriamo per mantenere i livelli acquisiti - dichiara Tesolin - e per farlo cerchiamo di non attendere il mercato ma di anticiparlo».

E per questo «abbiamo investito, e continuiamo ad investire molto nel digitale che per noi non è solo e-commerce, ma la raccolta e la gestione delle informazioni e dei dati che possono favorire la vendita e offrire al cliente un servizio sempre più personalizzato e di qualità elevata». In questa direzione va la scelta di Bofrost di affiancare alla tradizionale offerta di prodotti surgelati, anche il “fresco”.

«Tutti gli automezzi sono stati attrezzati con dei box riservati ai prodotti freschi - spiega l’ad - ampliando così l’assortimento (dalle uova alla mozzarella, dalla burrata ai formaggi) che rendiamo disponibile al cliente con le garanzie di freschezza e qualità che per noi sono uno standard inderogabile». Una decisione premiante: «in un anno questo segmento è passato da zero a 15 milioni di fatturato».

Una sfida? «Amazon». Che non è un concorrente diretto, ma la internet company più grande al mondo ha imposto standard sempre più elevati nel commercio on line. «Quando ordini qualcosa su Amazon e quel prodotto ti viene consegnato il giorno successivo, questa esperienza diventa, per il consumatore, il benchmark di riferimento, e genera una aspettativa che si estende ad altri settori e prodotti - spiega Tesolin -. Ora il nostro obiettivo è strutturarci in maniera tale da poter offrire il miglior servizio possibile nelle città, garantendo consegne veloci, efficaci ed efficienti. Nel momento in cui il mercato impone standard qualitativi elevai, o ti adegui oppure sei in ritardo».

Ed essere in ritardo significa perdere terreno. In questo piano di potenziamento della propria presenza, Bofrost ha dedicato il 2020 a «Roma, dove abbiamo aperto filiali e avviato 4 nuovi depositi, progressivamente puntiamo a fare la stessa cosa anche in altre grandi città». La speranza «è che la pandemia finisca: la salute viene sempre al primo posto - conclude Edoardo Roncadin - ma sono convinto che ciò che abbiamo riscoperto in questo anno difficile non lo dimenticheremo». —

© RIPRODUZIONE RISERVA

Riproduzione riservata © il Nord Est