Roncadin: «Raccontiamo ai giovani il bello del lavoro. Solo così possiamo attrarre talenti»
Dario Roncadin, amministratore delegato del dell’azienda leader nella produzione di pizze surgelate: «Manca personale qualificato. Fondamentale coinvolgere i ragazzi spiegando chi siamo, in che cosa crediamo e quel che possiamo offrire». A partire dal caffè...
MEDUNO (Pordenone). Il “Caffè con Dario” è diventato un piacevole appuntamento, non solo per sorseggiare una delle più amate bevande, ma anche per condividere problemi, difficoltà, proposte, suggerimenti. E lui, Dario, è l’amministratore delegato di Roncadin, azienda nata nel cuore della pedemontana pordenonese per produrre pizze surgelate, che conta oggi 780 addetti e 148,5 milioni di euro di ricavi e una produzione.di 100 milioni di pizze l’anno destinate al mercato italiano e all’export.
«La valorizzazione delle persone è da sempre uno dei pilastri dell’attività di Roncadin – spiega Dario Roncadin – diventata Società Benefit e che in ambito HR ha fatto molte scelte innovative in modo da attrarre e mantenere talenti in una zona, quella pedemontana della provincia di Pordenone, che da anni è soggetta a spopolamento. Un efficace sistema di job posting interno, canali di comunicazione con l’uso di app innovative, formazione continua e un Piano Talent dedicato all’accrescimento delle soft skills in affiancamento a progetti di conciliazione famiglia-lavoro, a un CRAL molto attivo e alla volontà di mantenere sempre un filo diretto tra lavoratori e direzione».
Una delle modalità scelte per attrarre giovani tallenti da formare, è l’avvicinamento al mondo della scuola. E proprio ora, dopo due anni di restrizioni imposte dalla pandemia, lo stabilimento di Meduno ha riaperto i cancelli agli studenti delle classi quinte dell’Ipsia Torricelli di Maniago. Un’occasione per presentare l’azienda e – sul campo – l’attività del tecnico manutentore, una delle figure di difficile reperimento.
Uno dei punti di forza di Roncadin è l’elevato know-how nell’ambito della meccanica e dell’automazione destinate alle macchine produttive, attività che vengono svolte anche internamente da tecnici manutentori.
«Il nostro territorio non è un bacino molto ampio da cui attingere, perciò per noi è fondamentale agganciare i giovani sin dalle scuole superiori e incoraggiarli a un passaparola sulle cose che facciamo – prosegue Dario Roncadin –. I progetti svolti in stretta collaborazione con gli istituti sono fondamentali per colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro».
Alla trentina di studenti in visita è stato anche consegnato un apribottiglia unico nel suo genere, perché fatto di componenti realizzati direttamente dal comparto tecnico di Roncadin, e che gli studenti dovranno assemblare da sé, se vorranno gustare le pizze Roncadin con la loro bevanda preferita.
«Per rendere davvero utili queste visite dei ragazzi in azienda dobbiamo parlare il loro linguaggio ed essere coinvolgenti. Non basta comunicare solo le posizioni aperte, bisogna spiegare anche l’ambiente e i valori Roncadin, quali opportunità di crescita professionale ci sono e come seguiamo le nostre persone. Il bello del lavoro, insomma. Solo così le aziende come la nostra possono far sì che i giovani si interessino a un mestiere poco conosciuto, ma che può dare grandi soddisfazioni: quello di manutentore infatti è un lavoro manuale che richiede grandi competenze e stimola la creatività e il problem solving».
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