Salute e medicina fanno rima con innovazione: a Padova l’incontro tra investitori e startup

“Demo day” di Up2Stars, il programma di valorizzazione delle giovani realtà imprenditoriali innovative ideato da Intesa Sanpaolo

Incontro tra PMI, investitori e startup del settore MedTech & Healthcare in uno dei poli a maggior vocazione biomedicale in Italia. Si è tenuto a Padova il terzo demo day di Up2Stars, il programma di valorizzazione delle giovani realtà imprenditoriali innovative ideato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center.

Non casuale la scelta di Padova, una delle province italiane più specializzate in ambito medicale: l’obiettivo infatti del demo day è agevolare l’incontro tra domanda e offerta di innovazione tecnologica del settore MedTech & Healthcare, coinvolgendo le migliori aziende del comparto. Oltre ad essere sede di importanti player del settore biomedicale, Padova rappresenta anche un polo di riferimento per la ricerca nel campo della biologia cellulare e molecolare, essa ospita infatti il Centro Nazionale di Sviluppo di Terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA, uno dei quattro Centri Nazionali di Ricerca a cui Intesa Sanpaolo partecipa in qualità di socio fondatore.

Protagoniste del terzo demo day sono state le 10 migliori startup selezionate e accelerate nell’ambito della call dedicata ai settori MedTech & Healthcare. Si tratta di giovani imprese innovative d’eccellenza che operano per migliorare l’offerta sanitaria attraverso lo sviluppo di soluzioni o servizi basati su applicativi tecnologici e digitali, come la Red biotechnology, le tecnologie di 3d medical scanning, i dispositivi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa, l’Intelligenza Artificiale applicata a diagnosi e terapie.

Grazie al programma di networking previsto da Up2Stars, le startup hanno avuto l’opportunità di presentarsi ad un’ampia platea di investitori e aziende del settore clienti di Intesa Sanpaolo potenzialmente interessate ad investire sui loro progetti innovativi. Un momento di incontro tra realtà imprenditoriali emergenti, desiderose di sviluppare le loro idee, e imprese strutturate e potenziali investitori in grado di trasformare quelle idee in progetti concreti, con il comune obiettivo di creare collaborazione e business.

Lanciato a febbraio scorso, Up2Stars offre alle startup un programma di accelerazione personalizzato e gratuito, erogato dall’acceleratore GELLIFY con la supervisione di Intesa Sanpaolo Innovation Center e il supporto tecnologico di partner complementari d’eccellenza quali Microsoft Italia, Cisco e Opening Future, iniziativa finalizzata al sostegno e alla crescita del digitale in Italia in partnership con Google Cloud e Noovle, la società del Gruppo TIM specializzata nel cloud, che opera nell’ambito di TIM Enterprise. A questi si aggiunge Elite-Gruppo Euronext, che mette a disposizione la possibile partecipazione ad una Loun­ge esclusiva presso la sede di Borsa Italiana, in partnership con Intesa Sanpaolo, per accompagnare le startup in percorsi di formazione, crescita dimensionale e apertura al mercato dei capitali.

Più di 600 le startup che complessivamente si sono autocandidate alle 4 call di Up2Stars, dedicate ai settori Digitale e Industria 4.0; Bioeconomia con focus su AgriTech e FoodTech; Medtech e Healthcare; Aerospace. L’obiettivo del programma è quello di individuare e favorire l’accelerazione delle migliori 40 startup attive in questi 4 segmenti industriali innovativi e di sviluppare quelle con migliori prospettive di posizionamento competitivo e crescita, capaci di creare nuove opportunità per fare impresa e generare nuova occupazione.

Il programma Up2Stars si colloca nel più ampio quadro di progetti e iniziative che Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center costantemente realizzano in sinergia con investitori, corporate, incubatori, acceleratori e università, per favorire il trasferimento tecnologico verso le PMI e accompagnare il Paese nella transizione digitale, in linea con gli obiettivi del PNRR.

“Sono oltre 11mila gli addetti del settore Life Science in Veneto, un dato che dimostra la vocazione e il grande fermento della ricerca e dell’innovazione in ambito medico di questa regione. Proprio per questo abbiamo scelto Padova come luogo di incontro tra le startup del settore MedTech & Healthcare. Le realtà selezionate grazie al programma Up2Stars di Intesa Sanpaolo incontreranno potenziali investitori, nella città patavina che riveste un ruolo strategico in ambito biomedicale e dove è significativa la presenza di importanti big player del settore” – Ha dichiarato Cristina Balbo, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo – “A Padova ha sede anche il nostro Laboratorio ESG, nato in collaborazione con la Fondazione Cariparo e l’Università di Padova, per promuovere le iniziative legate al contenimento del cambiamento climatico e alla responsabilità sociale. In tal senso, abbiamo messo a disposizione delle piccole e medie imprese del territorio un plafond di 500 milioni di euro per progetti di economia sostenibile e circolare”.

LIFE SCIENCE IN VENETO – FARMACEUTICA E MEDICAL DEVICES

(a cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo)

La capacità innovativa del territorio

I dati Istat sugli addetti alla Ricerca e Sviluppo e il numero di brevetti depositati all’European Patent Office evidenziano una buona capacità innovativa del territorio. Gli addetti alla R&S ogni mille abitanti sono 7,3, un dato superiore alla media italiana, pari a 6, mentre il numero di brevetti registrati all’EPO per milione di abitanti è risultato pari a 115,3, a fronte di un dato pari a 74.6 per l’Italia (media anni 2009, 2010, 2011).

La Spesa e Ricerca in percentuale del PIL nel 2019 è risultata pari a 1,38, un’incidenza inferiore rispetto alla media italiana (1,46), condizionata dalla minor rilevanza della spesa delle amministrazioni pubbliche e università. Risulta invece lievemente superiore al dato nazionale la spesa in R&S delle imprese, riflettendo la presenza di un tessuto imprenditoriale attivo sul fronte innovativo. Il settore Life Science, che include sia la farmaceutica che il comparto biomedicale (dispositivi medici, apparecchiature per diagnostica per immagini, macchinari a ultrasuoni, elettrocardiografi apparecchiature radiologiche etc etc) è caratterizzato da un elevato contenuto tecnologico della propria offerta produttiva. L’innovazione rappresenta così un fattore abilitante per lo sviluppo e la crescita della filiera Life Science.

La presenza del settore Life Science in Veneto

In Veneto il settore Life Science conta 1.433 unità locali e oltre 11mila addetti, rispettivamente il 3% e il 2% sul manifatturiero regionale. Il dettaglio settoriale evidenzia una presenza più rilevante del segmento biomedicale (dove spicca la specializzazione nella fabbricazione di protesi dentarie) con 1.392 unità locali e circa 6.400 addetti, rispettivamente il 2,9% e l’1,2% sul manifatturiero della regione. In particolare, emerge la specializzazione della provincia di Padova, sede del polo biomedicale, attivo in particolare nel comparto dentale. Qui ha sede anche un importante player, la SWEDEN & MARTINA passata da 110 dipendenti nel 2007 a 239 nel 2020, leader a livello internazionale nella progettazione, produzione e distribuzione di prodotti destinati al mondo odontoiatrico, in particolare nel settore dell’implantologia. Il settore farmaceutico, con 41 unità locali e circa 4.800 addetti ha invece un peso più contenuto sul tessuto produttivo locale. L’incidenza del settore Life Science veneto sul comparto a livello nazionale è pari all’8,3% in termini di unità locali e al 9,2% per quanto riguarda gli addetti. Nel comparto biomedicale il peso sul dato italiano si attesta su valori più elevati pari rispettivamente all’8,4% sulle unità locali nazionali e al 10,9% sugli addetti italiani del settore.

Le esportazioni del settore farmaceutico della regione si sono attestate nel 2021 su valori pari a 763 milioni di euro, il 2,3% del dato nazionale, particolarmente concentrate nelle province di Verona, Vicenza e Padova. L’evoluzione nel tempo ha evidenziato una crescita più intensa delle esportazioni venete rispetto al media italiana, soprattutto nel biennio 2019-2020, condizionata in particolare dal forte incremento delle vendite della provincia di Rovigo, che ha visto un vero e proprio balzo dell’export dalla presenza di Fresenius Kabi, gruppo farmaceutico tedesco, a Villadose. Per quanto riguarda le esportazioni del settore biomedicale veneto (sia elettromedicali che dispositivi medici), il dato risente della specializzazione regionale nel comparto dell’occhialeria, che non si riesce scorporare dalle statistiche territoriali sul commercio estero e che influenza significativamente l’evoluzione delle esportazioni regionali. Se l’export di elettromedicali negli ultimi 5 anni si è assestato su valori pari a circa 20 milioni di euro, evidenziando un trend piuttosto stabile, l’export di dispositivi medici, al netto dei flussi della provincia di Belluno, dove sono concentrati i più importanti player dell’occhialeria, si assesta su valori medi pari a circa 1 miliardo di euro. Il dato risente comunque della presenza di Kering Eyewear a Padova, rendendo difficile un monitoraggio specifico del biomedicale regionale.

Demo Day ‘MedTech & Healthcare’: le 10 startup presentate

BEYONDSHAPE - Napoli (NA) - www.beyondshape.eu

Startup innovativa che sviluppa tecnologie di "3D medical scanning", ovvero soluzioni hardware e software per abilitare nuovi protocolli clinici per il monitoraggio e il trattamento rapido e non invasivo di patologie, attraverso l'utilizzo di scansioni 3D e software guidati da una ricerca medica.

CELLEX Srl – Roma (RM) - www.cellex.it

La startup sviluppa e commercializza bioreattori, elementi chiave nei processi produttivi di importanti presidi medici come vaccini, anticorpi monoclonali e immunoterapie antitumorali. I bioreattori sviluppati dalla startup rendono più efficienti gli stadi di coltura cellulare, generando un risparmio complessivo tra il 25% e il 35% dei costi di produzione.

DICO TECHNOLOGIES – Milano (MI) - www.dicotechnologies.com

La startup produce e commercializza dispositivi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) con l'obiettivo di dare voce ai senza voce ("empowering the voiceless") mediante soluzioni abilitate dal digitale e progettate per operare in un contesto sanitario (ospedale; acuti; riabilitazione; lungodegenze, hospice, domiciliare etc).

GENLIFE ITALIA Srl / ISTEMREWIND – Milano (MI)- www.istemrewind.com

Dispositivo medico per la rigenerazione di tessuti utilizzabile per il trattamento di lesioni, a fini ricostruttivi e riparativi, in molteplici ambiti della medicina rigenerativa. ​Il dispositivo inoltre riduce i tempi di recupero intervenendo nel processo rigenerativo.

HEALTH RICERCA SPERIMENTAZIONE INNOVAZIONE – Bari (BA) – www.hrsi.it

Start up innovativa specializzata in R&D, sperimentazione e lancio sul mercato di Medical Device. Il primo prodotto è una tecnologia unica nell’ambito della terapia del dolore che permette di passare da una valutazione soggettiva ed empirica del livello del dolore, ad una risposta quantitativa, comparabile e classificabile. Questo consente un monitoraggio più efficace della terapia da parte del medico, la riduzione dei costi dell’assistenza, e un netto miglioramento nella vita del paziente.

IPPOCRATECH– Modena (MO) - www.ippocra.tech

Startup che ha sviluppato una tecnologia AI che, a partire dai 5 principali parametri vitali, analizza lo stato di salute di un individuo. La tecnologia, in seguito al completamento degli studi clinici e alla pubblicazione su journal medici internazionali, è brevettata e ha ricevuto la certificazione CE di classe IIa+D1.

M2TEST SRL - Trieste (TS) - www.bestest.it

Startup innovativa che lavora come SAAS tramite la fornitura di un "Bone Elastic Structure Test", un nuovo esame medico nato per valutare la qualità della struttura interna dell’osso utile nella diagnosi, nel monitoraggio e nella prevenzione delle fratture da fragilità.

NOVALIMB – Roma (RM) - www.novalimb.com

Startup innovativa che opera nel settore dell'industria ortopedica non invasiva. La società applica le tecnologie dell'Internet of Things e dell'Intelligenza Artificiale allo sviluppo di un invaso per protesi in grado di adattarsi dinamicamente alle variazioni di volume dell'arto residuo di un paziente, al fine di ridurre, se non eliminare del tutto, il dolore tradizionalmente associato all'utilizzo di una protesi.

QRARE – Roma (RM) – www.qrare.it

La startup nasce con la missione di migliorare la ricerca scientifica contro le malattie neurodegenerative (rare) attraverso la creazione di soluzioni AI. Il primo progetto sviluppato è la creazione di una soluzione innovativa di monitoraggio e valutazione per pazienti affetti da malattia di Huntington's.

ROBOTA– Borgosesia (VC) - www.robota.run

La startup sviluppa soluzione robotiche per la sterilizzazione nelle strutture mediche. Il sistema automatizza completamente l’attività di sterilizzazione, riducendo il consumo di materiali ed energetico e migliorando lo standard qualitativo. Vogliamo ridurre la presenza di rischi per i pazienti e permettere al personale medico di prendersi cura delle persone.

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