San Benedetto diversifica e veleggia verso il miliardo

Dalla ristorazione, alle acque vitaminiche, dai drink energizzanti ai succhi di frutta a basso contenuto calorico. La strategia di diversificazione di Gruppo San Benedetto conduce l’azienda di Scorzé alla soglia del miliardo di ricavi. Il gruppo del beverage con sede a Scorzé ha chiuso il 2022 con un notevole progresso dei ricavi, +20 per cento il dato relativo alla crescita del valore del fatturato, +8 per cento il progresso dei volumi. La top line riporta 970 milioni di euro. Un numero record che compendia molto bene la strategia che sta sotto al modello di business.
«Vediamo i frutti della nostra strategia, che è orientata più al valore che ai volumi – spiega Enrico Zoppas, presidente del Gruppo – che non significa guardare al prezzo dei prodotti ma alla loro qualità, al fatto che le nostre perfomance puntano a prodotti che rispondono alle tendenze dell’alimentazione. Per esempio succhi di frutta a basso o zero contenuto di zuccheri, oppure a prodotti come le nuove bevande energetiche che abbiamo lanciato sul mercato, o ancora ai nostri prodotti funzionali come “Aquavitamin”. Tutte risposte ad una esigenza che è questa modalità di interpretare in maniera più salutare la propria alimentazione e il proprio stile di vita».
San Benedetto conta in Italia 7 stabilimenti produttivi in Italia e 4 all’estero: 2 in Spagna, uno in Ungheria e uno in Polonia, 2031 dipendenti e la leadership a volume di gruppo del mercato italiano del beverage analcolico, con il 17,5% e di brand San Benedetto con una quota del 12,5% per l’Acqua Minerale, il 29,3% nel Thé Freddo, il 32,2% nelle Bibite Gassate Non-Cola Low Calorie Carbonates e infine con il 37,4% negli Sport Drinks con il brand Energade. La sostenibilità è stato un tema per San Benedetto ben prima che diventasse la parola più abusata del momento. «Una scelta fatta 15 anni fa, nel 2008, - rivendica Zoppas quando di queste cose non se ne parlava praticamente mai. Siamo stati i primi a quantificare la nostra carbon footprint; abbiamo scientificamente determinato quante emissioni di CO2 produciamo e iniziato un percorso inarrestabile di riduzione delle quantità emesse. Oggi tutti i formati di Acqua Minerale Naturale della linea Standard sono Ecogreen, la linea CO₂ Impatto Zero» dice ancora l’imprenditore.
Attraverso il “Progetto Network”, inoltre, pensato per valorizzare le reti di acque locali di alta qualità in tutto il territorio italiano (Scorzè, Pocenia, Popoli, Donato, Viggianello e Atella sono i siti dell’azienda), il gruppo ha ottenuto una maggiore flessibilità produttiva e logistica, riducendo l’incidenza dei trasporti ed evitando, nel 2021, l’emissione di 30.017 tonnellate di CO2eq. Grazie a questo progetto, si sono evitati 38.172 km percorsi “su gomma”.
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