Sarà a idrogeno la nuova centrale Edison di Porto Marghera
Studio di fattibilità con Eni e Ansaldo energia per un impianto in grado di impiegare idrogeno blu o verde, ovvero prodotto tramite elettrolisi dell’acqua o con l’impiego di gas naturale con la cattura della CO2
VENEZIA. La nuova centrale Edison di Porto Marghera (Venezia) punta sull'idrogeno.
È al via uno studio di fattibilità della società, in collaborazione con Eni e Ansaldo Energia, per utilizzare idrogeno verde, che viene prodotto tramite elettrolisi dell'acqua, oppure blu, che è realizzato tramite l'impiego di gas naturale e prevede la cattura della CO2 prodotta.
L'obiettivo è usarlo come combustibile per sostituire una parte del gas naturale impiegato nella centrale. L'impianto, che «entrerà in marcia commerciale entro il secondo semestre di quest'anno, è un ciclo combinato di ultima generazione della potenza complessiva di 780 MW e utilizzerà una turbina ad alta efficienza dotata di tecnologia predisposta per essere alimentata a idrogeno», spiega Edison.
Questo progetto accresce la vocazione di Porto Marghera come Hydrogen valley.
Un consorzio lavora in questa direzione fin dal 2003 e ha sviluppato progetti come lo studio, la realizzazione e il varo di un vaporetto a fuel cell alimentate a idrogeno.
«L'idrogeno è un vettore in fase di sviluppo che avrà un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione del Paese», dichiara l'executive vice president di Edison, Giovanni Brianza, spiegando che la società sta sviluppando numerosi progetti integrati per la produzione e l'utilizzo di questo elemento per i vari utilizzi dalla generazione elettrica, all'industria, alla mobilità sostenibile.
Il direttore generale Energy evolution di Eni, Giuseppe Ricci, osserva che la società promuove lo sviluppo della Hydrogen Valley a Porto Marghera «investendo lungo tutta la filiera, dalla produzione di biocarburanti all'idrogeno per la mobilità sostenibile e, grazie all'accordo con Edison e Ansaldo Energia, anche per la generazione elettrica».
Mentre il chief operating officer di Ansaldo Energia, Claudio Nucci afferma che la turbina realizzata per l'impianto termoelettrico Edison di Marghera è «il top di gamma: uno strumento fondamentale nel percorso verso la decarbonizzazione, in quanto già predisposta alla combustione di idrogeno». Guarda all'idrogeno anche il programma 'Hyaccelerator' di Snam che ha premiato le prime due startup. Si tratta della svizzera Eh Group, specializzata nelle celle a combustibile, e della francese Atawey, attiva nelle stazioni di rifornimento. Ha ricevuto una menzione speciale anche l'italiana Particular Materials.
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