Scarpa, nuovi investitori per crescere all’estero Incarico a Banca Finint

Scarpa, il gruppo con sede ad Asolo leader nel settore delle calzature da montagna, sta valutando di aprire il capitale a nuovi investitori per accelerare i progetti di crescita ed espansione. A seguire il dossier è Banca Finint che, secondo il Corriere della Sera, avrebbe ricevuto l’incarico di sondare il mercato, alla ricerca di un investitore disposto a rilevare una partecipazione di minoranza nel gruppo, che dovrebbe aggirarsi intorno al 25%.
Il processo, secondo quanto emerge da fonti vicine al dossier, è comunque nelle fasi preliminari. Negli ultimi cinque anni la società guidata da Diego Bolzonello è cresciuta in maniera estremamente significativa grazie al fatto che, durante la pandemia, in molti si sono avvicinati all’escursionismo e alle attività all’aria aperta.
Il 2022 è stato chiuso con quasi 170 milioni di ricavi (oltre 20 di margine di profitto) l’80% dei quali sono stati generati al di fuori dell’Italia, ossia in Germania e Stati Uniti, ma con una presenza significativa anche in Asia. Si tratta ormai di un marchio conosciuto grazie anche ad una intensa attività di marketing che ha portato testimonial d’eccezione come lo sciatore americano Bode Miller e l’alpinista nepalese Nirmal Purja, famoso per aver scalato tutte e quattordici le montagne al di sopra degli ottomila metri in soli 189 giorni.
Il cuore produttivo e tecnologico di Scarpa resta però saldo ad Asolo, nel pieno del cosiddetto distretto «dello scarpone e della calzatura sportiva» di Montebelluna che, secondo un’analisi di Intesa Sanpaolo, conta circa 8 mila dipendenti e ricavi per 2,8 miliardi di euro nel 2022. L’eventuale ingresso di un azionista di minoranza potrebbe servire a Scarpa per esplorare opzioni di consolidamento e aggregazione industriale, oltre che per continuare a investire sulla ricerca e l’innovazione.— © RIPRODUZIONE RISERVATA
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