Shopping canadese per Barilla: un miliardo per crescere in Italia e sviluppare Muggia

Il piano industriale al 2024 del colosso alimentare. Perfezionata l’acquisizione di Catelly Dry Pasta, marchio inglese della pasta fresca e dei sughi di alta qualità
Lo stabilimento Barilla a Muggia (Silvano)
Lo stabilimento Barilla a Muggia (Silvano)

TRIESTE Shopping canadese per Barilla. Il gruppo reagisce all’emergenza pandemia che ha colpito l’economia mondiale investendo 1 miliardo di euro in Italia nei prossimi cinque anni, come hanno annunciato il presidente Guido Barilla e l’amministratore delegato Claudio Colzani: «In momenti storici come questo bisogna reagire con tempestività e coraggio». Un investimento importante che servirà a rinnovare fabbriche e magazzini (compreso lo stabilimento di Muggia con 150 occupati), aumentare la capacità produttiva e sviluppare filiere strategiche. In questo scenario i 118 milioni serviti ad acquistare lo stabilimento ex Pasta Zara, già operativo da settembre, fanno parte di una strategia di rilancio della capacità produttiva in Italia. A Muggia si stanno studiando prodotti anche innovativi mentre aumenta il peso internazionale del gruppo che sta crescendo molto all’estero. Ieri l’annuncio del closing per l’acquisizione di Catelli dry Pasta, azienda leader nel mercato canadese. L’accordo include i brand Catelli, Lancia e Splendor e lo stabilimento di Montreal, nel Quebec.

L’intesa fa seguito a quella, siglato poche settimane fa, per l’acquisizione della maggioranza di Pasta Evangelists, premium brand inglese specializzato nella produzione e distribuzione digitali di pasta fresca e sughi di alta qualità. Pasta Evangelists è specializzata nelle consegne a domicilio di box di pasta fresca in tutto il Regno Unito, offrendo agli inglesi la possibilità di preparare, in cinque minuti, piatti di pasta fatta in casa, utilizzando solo gli ingredienti più freschi e, laddove possibile, italiani. L'inserimento in portafoglio di Catelli Dry Pasta, osserva in una nota Claudio Colzani, amministratore delegato di Barilla, «è una scelta naturale per la nostra espansione, considerate le sinergie tra le nostre strategie di business, l'impegno e i valori che ci accomunano». Nel 2019 il fatturato della Barilla, uno dei marchi più importanti del Made in Italy, è cresciuto del 3% (al netto dell’effetto cambio),a quota 3,62 miliardi.

Nell'ambito del piano globale di investimenti 2020-2024, Barilla sta impiegando risorse, nel nostro Paese, su alcuni principali filoni strategici. In primo luogo, punta al rinnovamento degli asset industriali compresa Muggia, all'aumento della capacità produttiva, all'innovazione di prodotto e all'adozione di nuove tecnologie di industria 4.0. «In particolare - spiega in una nota - molte risorse saranno destinate al completamento del piano industriale nei siti produttivi pasta e al continuo miglioramento degli asset nei siti bakery (forno, ndr) e nella produzione dei sughi».

Altro filone è lo sviluppo continuo delle filiere strategiche di approvvigionamento. Per fare in modo che le materie prime siano di grande qualità e prodotte nel rispetto del benessere animale e dell'impatto ambientale, Barilla riconosce premi e incentivi agli agricoltori.

Grande attenzione anche alla completa riciclabilità delle confezioni. Il 2020 «è stato l'anno del grande rilancio della Pasta Barilla, una pasta ulteriormente migliorata nelle caratteristiche - chiarisce l'ad Claudio Colzani- e realizzata con il cento per cento di grano duro italiano selezionato, che nasce da un percorso trentennale di sviluppo della filiera, reso possibile dalla collaborazione con oltre ottomila aziende agricole operanti in tredici regioni». Questa cifra rappresenta la maggioranza degli investimenti del Gruppo e sarà dedicata a filoni strategici quali il completamento del piano industriale nei siti produttivi di pasta e acquisizioni nel territorio italiano, a partire da quella relativa al pastificio di Muggia (TS)

. Intanto Barilla è stata la prima azienda italiana a vincere il Catalyst Award, premio dell'omonima organizzazione no profit per le imprese che si distinguono nella promozione della carriera femminile. —

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