Sì ai conti del consorzio Cosef, in cantiere opere per 40 milioni
A San Giorgio di Nogaro inaugurato l’ingresso totalmente rinnovato allo scalo portuale

Una visione di sviluppo industriale che guarda lontano, puntando su infrastrutture, logistica e servizi alle imprese, ha consentito al Consorzio di Sviluppo Economico del Friuli (Cosef) di chiudere il bilancio 2024, approvato lunedì dall’assemblea consortile, con risultati solidi: 7,8 milioni di valore della produzione, 1,2 milioni di Ebitda e 793 mila euro di utile netto.
«Un risultato estremamente importante» sottolinea il direttore generale Roberto Tomè, che evidenzia come dietro alla solidità del dato economico ci siano un rigoroso controllo dei costi, «invariati da Covid», e soprattutto un’espansione dei servizi rivolti alle imprese.
«Non viviamo solo di compravendita di terreni – spiega Tomè – anche se siamo tra i pochi consorzi ad averne ancora disponibili. Oggi siamo un riferimento per una serie di servizi che vanno dalla depurazione ai raccordi ferroviari, porto e manutenzioni aree, reti e impianti». Attività che rendono particolarmente attrattive le zone industriali gestite dal Cosef, come dimostra «l’assenza di aree dismesse nelle realtà di competenza del consorzio» sottolinea ancora il Dg alla luce di un recente monitoraggio sulle superfici, che cubano ( con le ultime disponibilità di terreni per nuovi insediamenti) a 22 mila metri quadrati, divisi tra sei zone industriali (Ziu, Aussa-Corno, Alto Friuli, Cividalese, Manzanese e Mereto di Tomba), aree che ospitano 582 aziende, danno lavoro a 11.206 addetti e generano un valore della produzione di circa 7,5 miliardi di euro.
Per il Consorzio, la fine di aprile è stata particolarmente significativa. Oltre all’approvazione del bilancio, ieri l’ente ha inaugurato il nuovo ingresso a Porto Margreth, nell’Aussa Corno, un intervento del valore complessivo di 3 milioni, finanziato durante la scorsa legislatura regionale, in piena pandemia, e terminato quest’anno. «Si tratta di un’opera attesa da tempo – ha detto il presidente del Cosef, Marco Bruseschi, che proprio ieri ha festeggiato il suo primo anno al vertice del consorzio –, un’opera che migliora la sicurezza e la funzionalità dell’accesso portuale, potenziando l’attrattività dell’area».
Tre i lotti funzionali: una rotatoria su via Fermi (ex SP 80), all’altezza di via Meucci, che risolve il problema dell’accessibilità in sicurezza all’area portuale da parte di tutti i veicoli in transito; un’ampia zona di sosta per i camion in arrivo e in uscita, dotata di uno spazio per l’atterraggio dell’elicottero del pronto soccorso e di un secondo per le ispezioni doganali; infine il rifacimento del varco d’ingresso al recinto doganale del porto.
Folta la presenza istituzionale. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, ha tagliato il nastro dell’opera, ereditata dalla precedente amministrazione, rappresentata ieri dal suo predecessore, oggi deputato della Repubblica, Graziano Pizzimenti, e salutata con grande favore dal sindaco di San Giorgio di Nogaro, Pietro Del Frate.
Amirante ha colto l’occasione per ribadire la volontà della giunta regionale di continuare a investire sulla piattaforma logistica, in particolare sul nuovo raccordo ferroviario dell’Aussa-Corno: «Un’opera molto costosa, ma indispensabile, che vale 100 milioni di euro».
Tornando al Cosef, il consorzio prosegue nel frattempo con tutta una serie di cantieri per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro tra lavori avviati (14 milioni) e in fase di progettazione (26,5 milioni). In via di realizzazione ci sono, tra gli altri, i lavori relativi al terzo lotto del nuovo scalo ferroviario nella zona industriale di Udine (3 milioni) quelli per il nuovo centro direzionale a servizio dei consorziati (6,3 milioni), sempre nella Ziu. Quanto a San Giorgio di Nogaro, il prossimo investimento riguarderà l’ex Sp80, la principale arteria della zona industriale, nell’ambito di un pacchetto di nuove opere che vale complessivamente 20 milioni di euro.
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