Sorveglianza sottomarina: accordo Fincantieri-Edge
Rafforzata l’intesa con Abu Dhabi che ha portato alla joint venture Maestral per la costruzione di nuove navi
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Un’intesa di massima per accelerare nel business della subacquea, considerato tra i più promettenti per i prossimi anni. Nel corso della visita ufficiale a Roma da parte del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, è stata annunciata la firma di un memorandum of understanding tra Fincantieri ed Edge, specializzata nella tecnologia avanzata e della difesa.
Un’intesa che va a rafforzare l’accordo siglato a Parigi lo scorso novembre, consolidando Maestral, la joint venture di costruzione navale tra le due aziende che ha base ad Abu Dhabi.
La cooperazione tra le due imprese sarà focalizzata sulla progettazione, sviluppo e realizzazione di sistemi per la protezione delle infrastrutture critiche subacquee e la mappatura dei fondali marini, sottomarini di nuova generazione, navi porta-droni e siluri leggeri.
L’accordo si inquadra alla luce dei grandi cambiamenti che stanno avvenendo a livello geopolitico, con l’esacerbarsi delle tensioni tra blocchi contrapposti. Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia vi è stata una brusca accelerazione degli investimenti nel campo della difesa.
Fincantieri è impegnata da tempo in questo campo: già due anni fa è stata tra le promotrici polo nazionale della subacquea e a inizio 2025 ha acquisito linea di business Underwater Armaments & Systems (Uas) da Leonardo.
Mentre sul finire dello scorso anno è stato siglato un memorandum di intenti con Cabi Cattaneo, azienda italiana nella progettazione, sviluppo e fornitura di mezzi subacquei per le forze speciali della Marina Militare italiana con l’obiettivo di integrare veicoli subacquei sulle unità di superficie e subacquee di Fincantieri.
«L'esposizione alle minacce rende le infrastrutture critiche sottomarine un bersaglio la cui protezione non può prescindere da soluzioni tecnologiche avanzate, evidenziando così la pressante necessità da parte dei governi di investire in questo settore», ricorda una nota di Fincantieri.
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«Questo accordo consentirà di condividere conoscenze, competenze tecniche e risorse produttive per sviluppare soluzioni all'avanguardia adatte allo sfidante e complesso ambiente subacqueo».
«Lo spirito commerciale è importante, ma oggi su alcuni temi bisogna avere una visione geopolitica, che porti degli accordi di natura strategica che servano a unire il meglio delle forze e a creare un blocco», ha sottolineato durante la presentazione dell’accordo Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri.
Per poi ricordare che la joint venture negli Emirati «meno di una settimana fa ha annunciato un ordine in arrivo, con riferimento alla collaborazione per servire la Marina emiratina nelle esigenze di esercizio e manutenzione della flotta militare per i prossimi cinque anni».
Il riferimento è al mandato a Maestral, che opererà come partner industriale strategico, gestendo a 360 gradi la manutenzione della Marina del Paese mediorientale con l’obiettivo di garantirne la massima esigenza operativa e logistica, supportandone al contempo la crescita.
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