Stevanato rivede le stime, i costi pesano sui margini: «Miglioramento nel 2025»

A pesare, spiega la nota, sono stati costi più elevati, specialmente nel segmento Engineering. Confermate invece le aspettative di ricavi complessivi tra 1,090 miliardi e 1,110 miliardi di euro

Roberta Paolini
Stevanato Group, lo stabilimento di Fisher
Stevanato Group, lo stabilimento di Fisher

Stevanato Group, società quotata a Wall Street, attiva nella produzione di soluzioni per il contenimento e la somministrazione di farmaci, ha rivisto al ribasso le sue previsioni di profitto per il 2024.

A pesare, spiega la nota, sono stati costi più elevati, specialmente nel segmento Engineering. Confermate invece le aspettative di ricavi complessivi tra 1,090 miliardi e 1,110 miliardi di euro.

Il terzo trimestre del 2024 ha segnato un fatturato in aumento del 2% su base annua, a 277 milioni, spinti dal segmento Biopharmaceutical and Diagnostic Solutions (BDS) che ha compensato la debolezza nel segmento Engineering, in calo del 15%. Tuttavia, i margini sono stati sotto pressione, con una riduzione del margine lordo al 26,8%, rispetto al 30,5% dell'anno precedente.

«Pur mantenendo la nostra guidance sui ricavi, stiamo riducendo le previsioni per l’ebitda rettificato e l’utile per azione rettificato a causa di costi più elevati, principalmente nel segmento Engineering, mentre procediamo con il nostro piano di ottimizzazione aziendale» ha dichiarato Franco Stevanato, CEO della società. «Restiamo concentrati sull’esecuzione e stiamo facendo progressi su molti fronti. I nostri investimenti per la crescita stanno aumentando, e nel terzo trimestre il progetto di Latina ha raggiunto la profittabilità a livello di margine lordo, mentre a Fishers abbiamo avviato la produzione commerciale generando i primi ricavi».

Il segmento BDS ha registrato una crescita dei ricavi del 6% nel terzo trimestre 2024, a 233 milioni, spinta principalmente da un aumento della domanda per siringhe di alta qualità. Tuttavia, la riduzione del 38% nella domanda di fiale, con un calo più accentuato per le EZ-fill, ha influito negativamente sulla crescita del segmento.

Il segmento Engineering ha registrato un calo dei ricavi del 15%, portandosi a 44,8 milioni. Stevanato ha confermato che l’azienda ha messo in atto un piano di ottimizzazione volto a ridurre i costi e migliorare la redditività. «Nel segmento Engineering, le azioni intraprese ci hanno aiutato a completare una serie di progetti altamente complessi per clienti chiave che erano stati precedentemente ritardati. Ci aspettiamo che gli effetti del destocking migliorino gradualmente nel 2025, poiché stiamo iniziando a vedere alcuni segnali di stabilizzazione della domanda di fiale mentre i clienti riducono le scorte» ha precisato Stevanato.

La società mantiene le previsioni sui ricavi per l'intero anno, ma ha rivisto al ribasso le stime per l’Ebitda rettificato, ora previsto tra 257 milioni e 263 milioni, e per l’utile diluito per azione (eps, earning per share ndr.) rettificato, atteso tra 0,47 e 0,49.

«Le nostre prospettive a lungo termine restano positive e ci sono molti motivi di entusiasmo. Operiamo in mercati finali in crescita e continuiamo a generare crescita organica, trainata principalmente dalle soluzioni ad alto valore, il pilastro principale della nostra strategia a lungo termine» ha aggiunto Stevanato.

«Stiamo investendo nei settori giusti per soddisfare la crescente domanda. Puntiamo a sfruttare le tendenze positive della domanda e a tracciare il percorso verso una crescita organica duratura e margini in espansione che genereranno valore per gli azionisti» ha infine concluso. —

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