Store Buonacquisto rilevato da Zanutta: «Pronto a ripartire»

Il colosso friulano dell’arredo-casa affitta il ramo d’azienda. Vincenzo Zanutta: «La proprietà ci ha chiesto una mano»
Maura Delle Case

Zanutta Srl, holding di controllo dell’omonima Spa di Muzzana del Turgnano attiva nella vendita di prodotti e materiali per l’arredo-casa, l'edilizia e la termoidraulica, mette in sicurezza il Buonacquisto. Dopo mesi di difficoltà, la storica realtà commerciale di Remanzacco, che quest’anno taglia i 40 anni dalla sua fondazione, può dunque tornare a guardare al futuro.

Zanutta l’ha rilevata in affitto di ramo d’azienda, in vista di una sua eventuale, successiva acquisizione. Il veicolo societario attraverso il quale viene realizzata la locazione è una newco, la Buonacquisto Z, in capo alla quale passano attività e forza lavoro del grande negozio alle porte di Udine: 30 persone già a libro paga cui si aggiungono i tre ex titolari - i fratelli Nadia, Remo e Daniela Iussig - che resteranno al lavoro come dipendenti, garantendo tutta la loro conoscenza del business.

Quello del Buonacquisto, tra casalinghi e Fai da te, è infatti un settore quasi del tutto estraneo, se non per una piccola parte, al perimetro delle attività di Zanutta Spa, azienda che ha chiuso il 2022 con 252 milioni di euro di ricavi e 34 di Ebitda, 38 punti vendita sparsi in tutto il Nord Italia e 750 dipendenti. L’estraneità dei settori non ha tuttavia intiepidito l’imprenditore della Bassa friulana dinnanzi alla causa della storica attività di Remanzacco, entrata in difficoltà per ragioni legate ai “muri” e non alla gestione del business commerciale.

«Il Buonacquisto è una società solida, che non ha mai avuto problemi - dichiara Nadia Iussig -, la situazione di difficoltà con cui facciamo i conti oggi è figlia dell’esposizione finanziaria della società immobiliare», generata dall’investimento che una decina di anni fa ha portato alla costruzione della nuova sede del Buonacquisto, sorta a poche centinaia di metri dalla precedente, e a quella di un ulteriore corpo di fabbrica che per metà è stato venduto (ad Aspiag), per metà è rimasto invece in capo alla società e che a oggi è sfitto. «Nel 2012 abbiamo costruito la nostra nuova sede e nel 2014 l’abbiamo ampliata aggiungendo all’area casalinghi, giocattoli, cartoleria, pet food, abbigliamento, articoli da regalo e natalizi, un’area dedicata al fai da te, al giardinaggio e all’arredo casa» racconta ancora l’imprenditrice. Novemila metri quadrati in tutto cui se ne aggiungono 2.500 circa dell’immobile attiguo al Despar, corpo di fabbrica che da programma doveva essere acquisito da Vidussi, catena di abbigliamento di Cividale del Friuli che invece è fallita facendo della promessa d’acquisto lettera morta.

Il grande spazio è rimasto così sulle spalle dell’immobiliare, esposta con Civibank per diversi milioni di euro, e si è ripercossa anche sulla parte commerciale, dove la crisi si è palesata nel corso degli ultimi mesi sotto forma di scaffali che si sono andati svuotando sotto gli occhi della clientela più affezionata. È stato quell’attaccamento, dimostrato da clienti, dipendenti e titolari, a convincere Vincenzo Zanutta che la partita meritava d’essere giocata: «Ho apprezzato la storia dell’impresa - ha detto ieri, dopo aver incontrato i lavoratori, il presidente della società di Muzzana -, il suo forte attaccamento al territorio e in particolare il fatto che la proprietà sia venuta a chiederci aiuto per dare continuità all’attività. Sono persone da ammirare. L’ho detto anche ai dipendenti». Una squadra affiatata che domani riaprirà i battenti del grande punto vendita di Remanzacco per dare il La a una nuova stagione di vendite.

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