Stretta su Marcolin aprile sarà decisivo. Quattro sul dossier

Settimane cruciali per il processo di vendita della società. In lizza Safilo, Kering Eyewear e un fondo cinese
Roberta Paolini

Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro di Marcolin, gruppo leader nel settore dell'occhialeria, con l'orizzonte del processo di vendita della società che potrebbe delinearsi entro aprile. Il fondo Pai Partners, principale azionista con il 78,5% del capitale, sta valutando la cessione della sua quota di maggioranza, in un processo di vendita che è in atto da inizio anno. Diverse fonti si attendono nelle prossime settimane un avvio della raccolta per lo meno delle prime offerte non vincolanti.

Anche se nelle scorse settimane la trattativa sembrava giunta ad un punto di stallo, restano pretendenti in campo su uno dei dossier più caldi del settore.

Anche se la questione principale resta la cifra circolata, 1,3 miliardi, che continua ad essere considerata dagli osservatori troppo elevata, se parametrata ai multipli di mercato.

Tra i player che stanno guardando Marcolin sarebbe rimasto in pista anche Fountain Vest, fondo con sede a Hong Kong e una delle realtà più affermate nel panorama del private equity asiatico. Con il sostegno di alcuni tra i più grandi fondi sovrani e pensionistici pubblici mondiali, e con quasi 5 miliardi di dollari gestiti, Fountain Vest ora appare interessata al distretto dell’occhialeria bellunese, sebbene l'investimento in Marcolin rappresenterebbe una sfida per le dimensioni usuali delle sue operazioni, dato il valore attribuito al gruppo guidato da Fabrizio Curci.

Gli altri attori del bellunese che stanno guardando il dossier sono EssilorLuxottica, anche se da quel che risulta l’interesse del big di Agordo si sia notevolmente raffreddato negli ultimi tempi. Resta in pista Safilo, quest'ultimo supportato economicamente dal socio Hal e poi c’è l'interesse di Kering Eyewear. In particolare il focus per il gruppo dell’occhialeria del gigante francese del lusso sarebbe sulla licenza perpetua di Tom Ford, parte del portfolio di Marcolin.

Nessuno degli interessati ha commentato. E Marcolin, contattata, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

L’advisor incaricato del deal è Goldman Sachs, la quale ha già contattato nei mesi scorsi i principali interessati.

Dal punto di vista finanziario e operativo, Marcolin ha chiuso il 2023 con risultati solidi, registrando vendite nette consolidate del gruppo per 558,3 milioni di euro, e un utile netto di 10,2 milioni di euro. Il margine operativo lordo ha visto un'importante crescita, raggiungendo i 78,1 milioni di euro, con un incremento del 27,9%.

Nel 2023 l’azienda bellunese ha finalizzato due importanti operazioni strategiche: l’accordo di licenza perpetua per Tom Ford Eyewear, e l’acquisizione di “ic! berlin GmbH”, marchio indipendente di occhialeria fondato a Berlino nel 1996. Il gruppo ha inoltre rafforzato la propria presenza nel mercato centro americano attraverso l’acquisizione del 49% delle quote della propria società controllata in Messico.

Infine, tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024, Marcolin ha annunciato il rinnovo di licenze con marchi di prestigio come Pucci, Zegna, GCDS, e MAX&Co, e ha siglato un accordo di licenza esclusivo con Christian Louboutin per il debutto del celebre brand francese nel settore dell'occhialeria a partire dal 2025. Queste mosse dimostrano la strategia di crescita e diversificazione del gruppo, in attesa dello showdown sul processo di vendita del gruppo con sede a Longarone.

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