Tassa d’imbarco, Ryanair al governo: «Se non la elimina non ci sarà crescita»

L’ha detto l’ad Eddie Wilson sottolineando che, se fosse abolita, Ryanair sarebbe pronta a portare in Italia 40 nuovi aeromobili, 20 milioni di passeggeri, 250 nuove rotte e circa 1.500 ulteriori posti di lavoro

Giorgio Barbieri

L’estate 2025 di Ryanair sarà “flat”, ovvero piatta, senza ulteriori rotte o aerei a meno che non si proceda a livello nazionale con l’eliminazione della tassa addizionale comunale, così come già avvenuto in Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Calabria.

L’ha detto il 22 gennaio, come suo solito senza tanti giri di parole, l’amministratore delegato Eddie Wilson sottolineando che, se fosse abolita l’addizionale comunale sui diritti di imbarco che con l’ultimo aumento di aprile 2025 è arrivata a sfiorare gli 8 euro a passeggero, Ryanair sarebbe pronta a portare in Italia 40 nuovi aeromobili, 20 milioni di passeggeri, 250 nuove rotte e circa 1.500 ulteriori posti di lavoro.

La tassa d’imbarco, ha spiegato il manager della compagnia irlandese, pone l’Italia in una posizione di svantaggio competitivo. «Per questo chiediamo al governo italiano di seguire gli esempi che ha in casa» riferendosi alle regioni italiane.

Il vettore irlandese chiuderà l’anno fiscale 2025, che termina a marzo, a quota 200 milioni di passeggeri in Europa, per arrivare nel giro di dieci anni quindi entro il 2034 a quota 300 milioni.

In Europa Ryanair opera su 94 basi, in 230 aeroporti ed è presente in 37 Paesi con più di 600 aeromobili. Il colosso di Dublino ha inoltre in programma l’ampliamento della flotta con ulteriori 340 Boeing 737 Max che consentiranno una riduzione di circa il 20% delle emissioni e di circa il 50% del rumore. In Italia, per il 2025, Ryanair stima investimenti pari a 10,5 miliardi di dollari e 105 aeromobili basati nel Paese, una presenza in 32 aeroporti, con 19 basi e 819 rotte, di cui 64 nuove.

In Lombardia, nelle due basi di Ryanair a Milano (Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio), in estate saranno attivi «30 aeromobili basati per 156 rotte.

Sarà un’estate importante», ha spiegato Wilson, «non però di crescita perché la municipal tax sta soffocando in questo caso la crescita in Lombardia, ma anche nelle altre regioni in cui ancora non è stata abolita».

Wilson ha infatti spiegato che Ryanair rimuoverà uno degli aerei su Roma (-100 milioni di dollari di investimento) da Fiumicino per l’estate 2025 e non registrerà alcuna crescita del traffico a Ciampino.

«Questo vuol dire», si aggiunge in una nota, «nessuna crescita per Roma, nonostante le celebrazioni per l'anno del Giubileo, a causa del limite restrittivo imposto sui voli a Ciampino (65 voli al giorno), dell'aumento dei costi aeroportuali (+44% a Ciampino e +15% a Fiumicino entro il 2028) e della decisione regressiva del governo di aumentare ulteriormente l’addizionale municipale nei principali aeroporti italiani a partire dal 1° aprile 2025. Queste politiche restrittive stanno danneggiando la connettività, il turismo e i posti di lavoro in Italia, in particolare a Roma, dove è necessaria una connettività aerea potenziata per sostenere il turismo in entrata durante l'anno del Giubileo». L’eliminazione della tassa municipale, è stato spiegato, consentirebbe agli aeroporti italiani di beneficiare di una rapida crescita del traffico, del turismo e dei posti di lavoro nei prossimi anni.

 

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