Tirso, l’industria a guida veneta in crisi la regione Fvg bussa a Roncadin

A Trieste chiude l’azienda tessile controllata dalla holding Fil Man Made con sede a Treviso. Dai filati tecnici alle pizze surgelate: un’operazione che vuole salvare il lavoro di 175 dipendenti. "Siamo effettivamente stati contattati dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla proprietà della Tirso per valutare l'opportunità di rilevare il fabbricato. La richiesta ci è arrivata in un momento in cui stiamo già valutando altre opportunità". Ha precisato in una nota l'ad di Roncadin

Diego D'Amelio
La sede triestina della società Tirso, parte del gruppo veneto del tessile Fil Man Made
La sede triestina della società Tirso, parte del gruppo veneto del tessile Fil Man Made

Dai filati per uso industriale alle pizze surgelate. La crisi esplosa nell’azienda tessile Tirso di Trieste (controllata del gruppo trevigiano Fil Man Made) potrebbe trovare il suo cavaliere bianco nella Roncadin, impresa pordenonese di successo, che produce su larga scala pizza surgelata di qualità. Il nome rimbalza a margine del tavolo di crisi convocato ieri dalla Regione Friuli Venezia Giulia, per fare chiarezza sulle intenzioni di Fil Man Made, che ha ufficializzato la decisione di non far ripartire la produzione nell’impianto nel comune di Muggia.

Il confronto è stato convocato nella sede del Consiglio regionale. Sotto al palazzo una ventina di lavoratori dell’impianto triestino. Poi il tavolo, dove il proprietario Andrea Parodi ha comunicato di voler formalizzare a giorni la decisione di chiudere il sito triestino, facendo richiesta di accesso alla cassa integrazione straordinaria per cessazione attività, che offrirà ai 175 dipendenti un anno di copertura con l’ammortizzatore sociale.

Regione e Confindustria hanno a propria volta ribadito l’esistenza della trattativa con un player industriale del territorio, operante in altri settori e in grado di assorbire tutte le maestranze. Il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti ha espresso la convinzione che la trattativa possa concludersi positivamente entro l’anno, lasciando poi spazio alla riconversione di impianti e personale. Il nome di Roncadin non è mai stato pronunciato, ma ha trovato la conferma nel corso della giornata da parte di più fonti vicine al dossier.

La vicenda industriale coinvolge pezzi importanti del Nord Est. La capogruppo Fil Man Made ha sede a Treviso e da qui controlla i siti produttivi a Trieste e Maniago (Pordenone), oltre che in Portogallo e Turchia.

L’impianto cinese è stato appena venduto per una cifra attorno agli 11 milioni, che Parodi non ha tuttavia voluto utilizzare per far ripartire la produzione della Tirso, i cui debiti con i fornitori di elettricità non consentono di riaccendere le macchine.

Ad allargare ulteriormente la questione fuori da Trieste è ora la discesa in campo di Roncadin. L’azienda di Meduno (Pordenone) ha intavolato una trattativa con Fil Man Made per rilevare la fabbrica triestina. In questi mesi i due soggetti privati hanno iniziato un dialogo che coinvolge anche Regione, Friulia e Confindustria nel tentativo di avvicinare domanda e offerta.

Roncadin si è resa disponibile ad assorbire tutti i 175 lavoratori (per due terzi donne) da riqualificare rispetto a una produzione completamente diversa rispetto ai filati tecnici per filtri industriali, materiali ignifughi, tendaggi e accessori auto. Via il tessile e dentro le pizze surgelate, con l’effetto di creare in zona Noghere un primo polo dell’alimentare a base di farine: Barilla (ex Pasta Zara) è a un chilometro di distanza.

Il gruppo Roncadin assicurerebbe solidità, con un fatturato da 175 milioni e poco meno di 800 dipendenti (quasi l’80% donne) tra la casa madre di Meduno, la piccola controllata Zero di Sommacampagna (Verona) e la nuova filiale di Chicago, per la cui apertura è in pista un investimento da 40 milioni. L’arrivo sul mercato nordamericano prevede la produzione di 50 milioni di pizze all’anno, che andranno ad aggiungersi ai 100 milioni di pezzi realizzati in Italia, dove è in arrivo un centinaio di nuove assunzioni tra produzione e uffici entro fine 2024.

«Dopo sei mesi di lavoro alla ricerca delle soluzioni – commenta l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen – oggi c’è finalmente chiarezza sulle intenzioni dell’azienda. C’è la volontà di mettere in sicurezza i lavoratori: la Regione attiverà tutte le politiche attive del lavoro e agirà per salvaguardare il futuro il sito produttivo».

"Siamo effettivamente stati contattati dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla proprietà della Tirso per valutare l'opportunità di rilevare il fabbricato. La richiesta ci è arrivata in un momento in cui stiamo già valutando altre opportunità". Ha precisato in una nota l'ad di Roncadin spa Sb, Dario Roncadin, in relazione alle notizie circolate che indicano Roncadin quale possibile acquirente dell'azienda tessile Tirso di Muggia (Trieste). Roncadin, con sede a Meduno (Pordenone), nasce nel 1992 per la produzione di pizza italiana di qualità per la grande distribuzione nazionale e internazionale. Fa parte di un gruppo da 175 milioni di fatturato annuo (dato 2023) in cui lavorano oltre 800 persone.

"In ogni caso - aggiunge l'ad - quello proposto è un progetto che si presenta particolarmente complesso, principalmente per gli altissimi costi che comporta trasformare un'industria di un settore completamente diverso dal nostro, quello tessile, in un'industria alimentare. Siamo quindi ancora in una primissima fase di valutazione preliminare della mera fattibilità". "Se la valutazione di fattibilità dovesse rivelarsi positiva - conclude - come è nella nostra filosofia avremo la massima attenzione per l'aspetto occupazionale e la ricollocazione dei dipendenti".

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