Transactiva, l’azienda biotech che lavora su un vaccino anti-Covid proviente dalle piante, lancia una campagna di crowdfunding

La Pmi friulana è specializzata nell’utilizzo di piante e tessuti vegetali come bioreattori per la produzione di farmaci. Sta sviluppando un anticorpo monoclonale umano per la cura di malattie rare e il morbo di Crohn

UDINE. Il prossimo vaccino anti Covid-19 potrebbe provenire dalle piante.

L’azienda biotech Transactiva, del Parco scientifico Friuli Innovazione, sta sviluppando un prototipo, potenzialmente attivo su tutti i coronavirus, partendo dalla costruzione di una “particella simil-virale” contenente sequenze peptidiche strutturali di Covid-19.

Al momento è stata avviata una sperimentazione su modello animale.

Per potenziare il suo lavoro di studio, ricerca e produzione, la società di healthcare che ha realizzato e brevettato tecnologie sostenibili di Plant Molecular Farming, ha lanciato una raccolta di capitali su CrowdFundMe, unica piattaforma di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Private Debt) quotata a Piazza Affari.

Transactiva è una Pmi Innovativa che opera nel biotech, specializzata nell’utilizzo di piante e tessuti vegetali come bioreattori per la produzione di biofarmaci per la cura di malattie rare, vaccini e anticorpi monoclonali.

La sua ricerca l’ha portata a realizzare una serie di brevetti per la produzione di anticorpi monoclonali ed enzimi per terapeutici sul seme di riso.

Questa tecnologia innovativa ha permesso a Transactiva di sviluppare un anticorpo monoclonale umano (attualmente in fase TRL 5, ovvero il 5° livello di maturità tecnologica su una scala di 9, “Tecnologia convalidata in ambiente – industrialmente – rilevante”), per la cura di malattie rare della cute ed il morbo Crohn.

I test eseguiti hanno dimostrato la perfezione della struttura, dell’attività in vitro e dell’efficacia del prodotto rispetto ad analoghi presenti sul mercato, ma realizzati con fermentatori tradizionali.

Attualmente Transactiva ha la capacità produttiva per soddisfare il fabbisogno di circa 200.000 malati, affetti da un gruppo di malattie rare dermatologiche.

La tecnologia brevettata dall’azienda consente di ridurre i costi di produzione, ottenere un’alta intensità produttiva e riutilizzare lo scarto, nell’ottica di un’economia circolare che permette di realizzare biofarmaci a prezzi molto competitivi: il costo di produzione di 1 kg di API (active pharmaceutical ingredient) “Transactiva” è circa 10-20 volte inferiore rispetto a quelli attuali.

La biotech, composta da uno staff di ricercatori di assoluta esperienza nei campi della biologia molecolare e della medicina, fa parte di un network di partner scientifici e industriali quali il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, l’Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico San Gallicano di Roma, l’International Centre for Genetic Engeneering and Biotechnologydell’Area Science Park di Trieste, il Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università di Tor Vergata Roma, collabora inoltre con la holding industriale Biovalley Investments Partner.

I capitali raccolti sulla piattaforma CrowdFundMe, che puntano a un primo obiettivo di 400 mila euro, saranno impiegati per portare a compimento lo sviluppo preclinico dell’anticorpo monoclonale “Transactiva”, in particolare saranno indirizzati a coprire i costi per la produzione e il mantenimento della Master Seed Bank, completare lo studio sul modello animale, sostenere l’iter regolatorio, mantenere i brevetti ed assumere nuovo personale.

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