Umana, De’ Longhi, EssiLux e Cav: le migliori aziende per le donne

Secondo i dati di Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento degli organismi di certificazione, il Veneto è la seconda regione d’Italia come numero di siti certificati dopo la Lombardia
Giorgio Barbieri

L’Italia è terzultima in Europa come occupazione femminile secondo i dati Eurostat. E nel 2023 ha perso 16 posizioni rispetto al 2022 nel Global Gender Gap Report del World Economic Forum (79sima su 146 paesi analizzati). Un risultato non certo brillante nonostante l’intensa attività di molte aziende nel raccontarsi come particolarmente attente all’impiego femminile.

Ma a Nord Est le cose sembrano andare un po’ meglio: a luglio 2023 erano infatti oltre 400 i luoghi di lavoro pubblici e privati certificati “UNI/PdR 125:202” sulla parità di genere. Il 16% degli oltre 2.500 in Italia. Si tratta di sedi e unità locali di aziende, associazioni private, uffici della pubblica amministrazione.

Secondo i dati di Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento degli organismi di certificazione, il Veneto è dunque la seconda regione d’Italia come numero di siti certificati dopo la Lombardia: a luglio se ne contavano 339 (erano 294 a maggio). In Friuli Venezia Giulia erano 49, in Trentino Alto Adige 23.

«Le costruzioni sono un ambito ancora prettamente maschile, eppure le eccezioni ci sono, a partire dall’azienda che guido dove il consiglio di amministrazione vede la presenza di 4 donne e 1 uomo», spiega Paola Carron, vicepresidente di Confindustria Veneto Est, «parità è anche dare alle donne una prospettiva futura in cui lavoro e famiglia non siano obiettivi che si escludono vicendevolmente».

E in aiuto di tutte le donne che sono alla ricerca di un ambiente di lavoro attento alle loro esigenze è arrivata l’indagine “Italy’s best employers for women 2024”, realizzata dall’Istituto tedesco Qualità e Finanza che stila una classifica molto dettagliata con i migliori datori di lavoro per le donne guardando a fattori come la cultura d’impresa, la formazione professionale e ovviamente le pari opportunità.

Sono diverse le aziende del Nord Est a comparire in questa classifica che vede ai primi tre posti Olon, società della provincia di Milano che produce ingredienti farmaceutici attivi, la marchigiana Valmex e Vittoria Assicurazioni. A tenere alta la bandiera del Triveneto ci sono Umana, agenzia per il lavoro interinale, che si classifica al trentaduesimo posto, la veronese Riello (trentasettesima), il colosso dell’occhialeria EssilorLuxottica (quatantatreesima), le trevigiane De’ Longhi e Zanetti, Safilo Group.

Compaiono poi a seguire Maschio Gaspardo, De Rigo, Sit, IllyCaffè, Electrolux Italia, Banca Ifis, Veneta Cucine, Calzedonia, Generali, Geox, Banco Bpm e Pastificio Rana. Per stilare la classifica sui migliori datori di lavoro per le donne in Italia, lo studio ha raccolto oltre diecimila giudizi da più di cinquemila persone. È stata data la parola solo a dipendenti o ex dipendenti e ai loro giudizi è stato attribuito un peso pari all’86% nel voto finale. Il restante 14% è arrivato da persone in grado di valutare le aziende in base alle esperienze della loro cerchia più stretta di conoscenti o amici.

E in Veneto un caso particolare è rappresentato da Cav (Concessioni autostradali venete) che non solo ha recentemente ottenuto il certificato sulla parità ma ha anche un management completamente al femminile, dato che la presidentessa è Monica Manto e l’amministratrice delegata e Maria Rosaria Anna Campitelli.

«Cav lavora da tempo per mettere in campo una solida politica di sostegno alle dipendenti donne», afferma la presidente Manto, «i risultati si vedono: molti dei ruoli chiave in azienda, a partire dai vertici, sono guidati da donne». Nel Padovano una testimonianza arriva poi da Sit spa, multinazionale metalmeccanica specializzata in heating & ventilation e smart metering da circa 400 milioni di fatturato e 2400 dipendenti.

Nel 2022 il 33% delle posizioni manageriali aperte è stato ricoperto da donne e il 62,5% delle promozioni interne ha riguardato donne. AcegasApsAmga con il Gruppo Hera è stata inserita per il quarto anno nel Bloomberg Gender-Equality Index. La multiutility conta il 31% di donne in ruoli di responsabilità (dirigenti, quadri e responsabili). Una crescita che è stata costante nel tempo: nel 2014 la percentuale di ruoli di responsabilità affidati a donne era del 14%. A Nord Est c’è ancora molta strada da fare, ma le premesse sembrano buone.—

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