Un aumento di capitale di 3 milioni: così Zetronic salva Estrima e i Birò
La due diligence si concluderà entro marzo e porterà in dote ai Fulchir una quota tra il 52 e il 58%

Il mancato accordo con le banche creditrici sui debiti al 30 giugno 2024, quando la posizione finanziaria netta ammontava a 7 milioni, ha spinto la pordenonese Estrima, società quotata sul segmento Egm di Piazza Affari, produttrice della minicar elettrica Birò, a predisporre un piano di risanamento. Lo scorso dicembre, l’azienda ha presentato alla Cciaa di Pordenone un'istanza di composizione negoziata della crisi e ora si prepara ad aprire il capitale a un nuovo socio.
L'ingresso di Zetronic
A venire in soccorso dell’azienda friulana che ha dato vita a Birò – la cui produzione è attualmente sospesa – è Zetronic, azienda padovana attiva nel settore della meccatronica e in particolare delle forniture industriali per il mercato automotive. Zetronic è stata recentemente rilevata dalla famiglia Fulchir, che oggi la controlla attraverso due società: la Innovatek di Longarone (55% delle quote) e la iVision Tech di Martignacco (45%), quest'ultima a sua volta quotata sul mercato Egm.
Aumento di capitale e acquisizione
Il cda di Estrima ha accettato l’offerta vincolante di Zetronic di sottoscrivere, entro il 31 marzo 2025, a valle di una due diligence, un aumento di capitale di 3 milioni di euro per una partecipazione del 52% in Estrima, che potrebbe salire al 58% nel caso in cui emergessero elementi finanziari negativi nel corso dell’indagine sui conti.
Obiettivi dell'operazione
L’operazione punta al rafforzamento finanziario e industriale di Estrima ed è finalizzata a garantire la continuità aziendale, evitandone la liquidazione. Promette inoltre la realizzazione di rilevanti sinergie tra le due aziende, considerati i business complementari e la presenza, per entrambe, di siti industriali tra Veneto e Friuli.
La società delle minicar elettriche Birò, dal 20 dicembre 2021, è quotata sul mercato Euronext Growth Milan. L’annuncio dell’operazione ieri è stato accolto positivamente dal mercato, che ha premiato il titolo con un rialzo del 35%, portandolo a un valore di 0,54 euro.
La situazione finanziaria
Estrima ha chiuso il bilancio consolidato intermedio al 30 giugno con un valore della produzione di 19,4 milioni (-18,6% rispetto alla prima metà del 2023) e con una perdita netta di 959 mila euro. Da dicembre scorso è in cerca di nuovi investitori per rilanciare l’attività.
Matteo Maestri, presidente di Estrima (oggi titolare di oltre il 40% delle azioni), ha dichiarato: Questa operazione rappresenta un passo decisivo per il futuro dell’azienda.
L’approvazione della proposta di Zetronic conferma la validità del nostro piano di sviluppo e la solidità della strategia aziendale. Siamo convinti che questa collaborazione ci permetterà di rafforzare la nostra posizione nel settore della mobilità sostenibile e di accelerare l’innovazione tecnologica dei nostri prodotti. È un’opportunità per rafforzare l’ecosistema della mobilità elettrica in Italia.
Carlo Fulchir, amministratore delegato di Zetronic, ha aggiunto: Siamo estremamente soddisfatti della firma di questo accordo, che rappresenta un passo strategico per il proseguimento del nostro percorso di sviluppo e potenziamento nel settore automotive, da sempre core business di Zetronic. Questa operazione favorirà una forte integrazione tra le aziende del gruppo, in particolare nel comparto elettronico, con Dec Elettronica verso il gruppo Estrima. Desidero infine ringraziare lo studio Ponti De Pauli & Partners e in particolare l’avvocato Luca Ponti per il prezioso supporto fornito in tutti gli aspetti legali e contrattuali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © il Nord Est