Un Donà dalle Rose entra nel capitale della Lazio di Lotito

Lodovico diversifica nella società calcistica romana: è il figlio di Andrea, che fu ex vicepresidente della Marzotto fino alla scomparsa nel 2022

R.p.
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Un Donà dalle Rose nel capitale della Lazio. A darne notizia è Calcio&Finanza. Dall’ultima assemblea dei soci della S.S. Lazio, riferisce il sito di news, emerge una novità: tra i piccoli azionisti del club figura Lodovico Donà dalle Rose, con una quota pari all’1,2% del capitale sociale.

Una partecipazione non presente nei verbali delle precedenti riunioni, che porta all’attenzione un nome legato alla storica famiglia veneta. La famiglia Donà dalle Rose, radicata nella tradizione veneziana, è conosciuta anche per i suoi legami con il mondo industriale, in particolare con il gruppo tessile Marzotto. Lodovico, classe 1994, è figlio del conte Andrea Donà dalle Rose (quindi cugino di secondo grado di Matteo Marzotto) che fino alla sua scomparsa nel 2022 è stato una figura di spicco del gruppo, ricoprendo il ruolo di vicepresidente e di principale azionista.

I Donà dalle Rose, come detto, sono un’antica nobile famiglia veneziana. Tra gli antenati della dinastia, discendenti diretti della famiglia, anche tre importanti dogi tra i protagonisti che siglarono la pace tra Venezia e il Papa: Francesco nel 1545, Leonardo nel 1608 e Nicoló nel 1640. Il legame di Andrea Donà dalle Rose con i Marzotto è dovuto al padre Leonardo, che in prime nozze aveva sposato Italia Marzotto figlia di Gaetano junior, il “rifondatore” dell’impero tessile vicentino. Gaetano junior riuscì a ricompattare in un’unica società le attività industriali laniere.

Decise inoltre di diversificare le proprie attività, destinando crescenti risorse finanziarie alla valorizzazione della tenuta di Villanova-Portogruaro, da cui nacque una conglomerata tessile, agroalimentare (Cantine Santa Margherita, presidente è oggi Gaetano Marzotto) e vetraria (Industrie Zignago, con Zignago Vetro, presidente Nicolò e ad Luca Marzotto). Andrea Donà dalle Rose aveva ereditato il controllo della società attraverso la Manifattura Internazionale (MI), holding che custodiva le azioni della Marzotto. Tuttavia, a marzo di quest’anno, il controllo della Manifattura Internazionale è passato nelle mani di Antonio Favrin, storico dirigente del gruppo Marzotto.

Favrin, attraverso un’asta molto combattuta, ha acquisito l’80% delle azioni della holding per 32,01 milioni di euro, superando di soli 10.000 euro l’offerta presentata dai figli di Andrea Donà dalle Rose. Con questa operazione, la famiglia ha perso il controllo diretto del gruppo, segnando una svolta nella gestione dell’ex impero tessile vicentino. Lodovico Donà dalle Rose attualmente ricopre il ruolo di business development manager presso Marzotto Sim Spa, una società di intermediazione mobiliare legata al nome di famiglia. La sua presenza tra gli azionisti della Lazio, inoltre, potrebbe indicare un interesse strategico per il futuro del club. Un tema di particolare rilevanza è quello dello stadio Flaminio, progetto che potrebbe trasformare il panorama finanziario della società biancoceleste. —

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