Un piano da 871 milioni: «Siamo il secondo big nella distribuzione gas»
Il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato racconta gli investimenti legati alle nuove strategie «Dagli asset acquisiti da A2A un salto dimensionale. Con Agsm Aim stiamo studiando alleanze»
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«L’operazione più significativa riguarda l’acquisizione degli asset di distribuzione di A2A. Riteniamo di aver adottato un piano conservativo, con impegni per i prossimi quattro anni che risultano sostenibili finanziariamente». Nicola Cecconato, presidente e ad di Ascopiave, mette il primo punto sul nuovo piano strategico licenziato dal cda della multiutility di Pieve di Soligo.
Quella sulle reti di distribuzione acquisiti da A2A è l’operazione trasformativa su cui si baserà lo sviluppo futuro di Ascopiave. Lo dice lo stesso Cecconato: «Degli 803 milioni di investimenti previsti in arco piano per la distribuzione di gas la gran parte riguarda proprio questa operazione. Il resto è relativo a manutenzione ordinaria delle reti e la posa di nuove infrastrutture. «Dopo il deal, gestiamo più di 20 mila chilometri di rete, posizionandoci come secondo operatore in Italia per lunghezza delle infrastrutture, subito dopo Italgas».
Ascopiave accelera dunque sulla crescita nel core business della distribuzione del gas e delle energie rinnovabili con il nuovo piano strategico 2025-2028. Il documento traccia un percorso di sviluppo sostenibile, puntando su acquisizioni, investimenti infrastrutturali e diversificazione, garantendo al contempo equilibrio finanziario e remunerazione crescente per gli azionisti.
Uno dei cardini del piano è l'acquisizione di concessioni di distribuzione del gas dal Gruppo A2A in Lombardia, che dovrebbe essere finalizzata entro luglio 2025. L'operazione consentirà ad Ascopiave di incrementare la propria base utenti del 56%, posizionandosi tra i primi tre operatori nazionali del settore. L’operazione prevede un investimento da 460 milioni, di cui 430 milioni derivano dalla valorizzazione degli asset, il resto dagli investimenti già inseriti nel piano di A2A, destinati principalmente alle pipeline.
L'espansione del perimetro aziendale si accompagnerà alla partecipazione alle gare Atem per la gestione delle concessioni, con un focus sul rafforzamento della presenza nel Nord Italia. Ascopiave non esclude la creazione di partnership strategiche per aumentare la competitività nelle gare e diversificare i rischi finanziari e operativi. Il piano prevede investimenti per 871 milioni di euro nel quadriennio, finanziati in parte tramite la cessione delle partecipazioni in EstEnergy ed Hera Comm per un totale di 288 milioni di euro.
Di questi, 803 milioni saranno destinati alla distribuzione del gas, con 580 milioni riservati alla crescita per linee esterne e 224 milioni per interventi di manutenzione e sviluppo delle reti esistenti. Nel settore delle energie rinnovabili, Ascopiave investirà 51 milioni di euro, con 36 milioni per nuovi impianti fotovoltaici in Veneto (38 MW) e 15 milioni per un progetto di produzione e distribuzione di idrogeno verde, operativo dal 2028 e destinato al trasporto pubblico e privato.
«Si tratta essenzialmente dei due progetti che abbiamo già in corso in Veneto, il primo è a Paese per la produzione e distribuzione di idrogeno verde. Si tratta di un progetto brownfield, siamo impegnati nel recupero dell’area dell’ex fabbrica di bombe Simmel, dismessa da oltre trent’anni. Mentre a Mogliano il parco fotovoltaico sarà pronto entro sei mesi ed è già visibile» spiega Cecconato. L'evoluzione economico-finanziaria stimata nel piano vede l’Ebitda crescere dai 96 milioni del preconsuntivo 2024 a 161 milioni nel 2028, mentre il risultato netto si attesterà a 41 milioni (+9 milioni rispetto al 2024). L'indebitamento finanziario netto salirà a 690 milioni, mantenendo una leva finanziaria sostenibile (0,76). Per gli azionisti, il piano conferma un dividendo di 15 centesimi per azione per l'esercizio 2024, con un incremento annuo di un centesimo fino al 2028. «Il nostro obiettivo è bilanciare le esigenze di investimento con gli interessi degli azionisti, rendendo il titolo attrattivo grazie a un dividend yield superiore al 5,5%» spiega ancora Cecconato ricordando che «il nostro business è regolato e presenta un basso rischio imprenditoriale».
Ascopiave punta a migliorare l'efficienza operativa attraverso soluzioni digitali e un'attenta gestione dei costi, con 13 milioni di euro di investimenti dedicati alla digitalizzazione della rete, all’efficientamento energetico delle cabine Remi e alla cogenerazione ad alta efficienza.
Sul fronte delle alleanze allo studio con Agsm-Aim, il presidente spiega «stiamo lavorando con loro a possibili forme di collaborazione nella distribuzione gas e nelle energie rinnovabili. Guardiamo con interesse anche alla distribuzione elettrica: se la norma che prevede la proroga delle concessioni di 20 anni dovesse essere confermata non si aprirebbero prospettive strategiche. In caso contrario, potrebbe riaprirsi il tema soprattutto in Veneto, dove operano realtà di particolare interesse». Per gli esiti di questo avvicinamento c’è tempo fino alla fine del 2025. — © RIPRODUZIONE RISERVATA
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