Union Beton “riparte”, nuovo socio e aumento di capitale
Via libera dal Tribunale di Udine al piano concordatario presentato dall’azienda friulana. Nella società entra General Beton Triveneta Spa, Gruppo Tonon
GONARS (Udine). Union Beton, la società di Gonars attiva nel settore dell’estrazione e commercializzazione di materiale inerte, in concordato preventivo dallo scorso 2020, riparte a braccetto con un nuovo socio.
Il piano concordatario, presentato dall’advisor Atlhas Finance, nella persona dell’ingegner Stefano Castiglione, è stato infatti omologato dal tribunale di Udine alla fine di ottobre ed ha consentito l’ingresso in società di General Beton Triveneta Spa, uno tra i principali produttori di calcestruzzo preconfezionato operanti in Veneto e Friuli Venezia Giulia, che di Union Beton è anche il primo cliente. L’ingresso nell’azionariato, con il 69,81% delle quote, è stato formalizzato nei giorni scorsi, accompagnato da una consistente iniezione di finanza, pari a 1,8 milioni di euro.
Forte di 22 dipendenti, 7 impiegati e 15 operai, e delle due cave gestite tra Castions di Strada, Mortegliano, Bicinicco e Gonars, Union Beton può così continuare la sua attività, insieme a un partner solido - General Beton fa parte del gruppo trevigiano Tonon, realtà industriale da 322 milioni di euro nel 2020 - che al pari della società friulana gestisce altre cave di inerti sul territorio ed è pertanto in grado di portare nuove competenze manageriali ed economie di scala consentendo un’integrazione a monte del business.
Union Beton ricordiamolo risultava gravata da un indebitamento elevato, pari a 13,2 milioni di euro, frutto in particolare di alcune passate scelte di diversificazione del business in ambito edile residenziale e industriale che non avevano dato i risultati sperati. Ciò nonostante la società è stata in grado di archiviare un 2020 con ricavi per 3,5 milioni di euro e un Ebitda di 298mila euro che dimostrano una buona capacità reddituale, tale da aver spinto a scendere in campo, grazie alla decisiva mediazione dell’advisor, General Beton.
Quanto ai creditori, il piano prevede la soddisfazione integrale dei prededucibili e privilegiati - rispettivamente per 5,4 milioni e 372mila euro - entro un anno dall’omologazione (con l’eccezione di Mps/Amco e Kerma, per i quali è previsto il rimborso entro fine dicembre 2025) e dei chirografari in misura del 38% (di 6,6 milioni).
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