Varata nel Porto di Trieste la Seabourn Pursuit

La nave “expedition” firmata da T. Mariotti e gemella di Seabourn Venture, è stata resa galleggiante ieri, dopo essere giunta a bordo della barge Arcalupa di Cimolai

Lo scafo della Seabourn Pursuit
Lo scafo della Seabourn Pursuit

PORDENONE. Nella serata del 16 aprile lo scafo di Seabourn Pursuit, nave “expedition” firmata da T. Mariotti e gemella di Seabourn Venture, è stato reso galleggiante a Trieste, dopo essere giunto a bordo della barge Arcalupa di Cimolai, lunga 127,2 metri, larga 36,8 metri e con una capacità di carico di 9800 tonnellate.

Seabourn Pursuit, costruita presso i cantieri CIMAR a San Giorgio di Nogaro, l’infrastruttura ormai consolidata di T. Mariotti e Cimolai, prosegue il suo viaggio con destinazione Genova, dove verrà completata nei prossimi mesi. 

Lo scafo della Seabourn Pursuit a bordo di Arcalupa
Lo scafo della Seabourn Pursuit a bordo di Arcalupa

La nave sarà dotata di 132 suite con veranda fronte oceano per un massimo di 264passeggeri, la nave salperà da Rekjavik ad aprile 2032 per il suo viaggio inaugurale Fire and Ice: fiancheggerà le coste della Groenlandia e dell’Islanda, con uno scalo nella città islandese di Akureyri per ammirare le cascate Goðafoss, le sorgenti termali e la lava dei vulcani Dimmuborgir e Leirhnjukur.

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