Veneta Cucine rileva il suo distributore francese e supera i 300 milioni di fatturato

La spa trevigiana ha deciso di acquisire il controllo di Veneta Cucine France. Obiettivo: aprire 100 nuovi negozi monomarca entro il 2025

Fabio Poloni

È il punto vendita che determina la gamma di prodotto e la nostra capacità di competere. Più puoi gestire la crescita sui vari mercati presidiando la distribuzione, più puoi programmare con efficacia il piano di investimenti». Comprare se stessi ha questo senso, secondo Dionisio Archiutti. Il vicepresidente di Veneta Cucine spiega così l’operazione che ha portato il gruppo trevigiano ad acquisisce il controllo di Veneta Cucine France, il suo distributore ufficiale in Francia dal 2003.

A oggi sono 50 i negozi monomarca Veneta Cucine aperti sul territorio francese, che generano un fatturato di vendita di circa 48milioni di euro e per i quali Veneta Cucine France si occupa di gestire tutte le fasi di realizzazione, dalla ricerca del locale alla progettazione del negozio, oltre a tutti gli aspetti burocratici, finanziari, di comunicazione e promozione. «Grazie alla presenza diretta nel mercato acquisita attraverso l’investimento in Veneta Cucine France, il gruppo potrà accelerare nel piano di sviluppo che interessa il mercato francese, con l’obiettivo di arrivare a quota 100 negozi monomarca entro il 2025 e competere così con i grandi gruppi che controllano il mercato della cucina in Francia», spiega l’azienda.

Un passo importante, anche coraggioso. «L’ingresso del fondo NB Aurora ci ha dato questo, in più: i loro due rappresentanti nel nostro Cda intervengono in maniera sottile ma sostanziale, soprattutto sulle linee strategiche e di investimento – spiega Archiutti – Ci aiutano a essere un po’ più audaci in un momento in cui aumenti per forza il livello di prudenza, ci spingono ad avere più coraggio imprenditoriale». Aurora è entrato lo scorso anno rilevando il 30% delle quote per accompagnare Veneta Cucine lungo un piano di crescita ambizioso. «Nel 2021 il nostro fatturato consolidato ha toccato quota 285 milioni di euro, quest’anno supereremo i 300», racconta ancora il vicepresidente, «In Francia l’area parigina vale circa il 30% di quel mercato, puntiamo a crescere soprattutto nelle altre zone in cui essere presenti è più difficile, ma lo faremo».

Fondata nel 1967, Veneta Cucine oggi conta sei stabilimenti produttivi: due a Biancade di Roncade (Treviso) che ospitano sia la produzione che gli uffici, uno a Longarone (Belluno) per la produzione dei componenti in legno e metallo, due a San Biagio di Callalta (Treviso) dedicati alla linea di prodotto Caranto e ai semilavorati per il gruppo, infine uno a San Stino di Livenza (Venezia), sede e stabilimento della società Forma 2000, attiva anch’essa nella produzione e commercializzazione di cucine componibili.

Il gruppo impiega oltre 600 persone. «Il 2022 è stato un anno particolarmente sfidante, il problemi sulle materie prime ci hanno costretto a rivedere la gestione dei magazzini, impattando sul conto economico – conclude Archiutti – e lavorando per avere dei partner più che dei fornitori. C’è ancora inerzia che spinge le aziende a crescere, ma nel 2023 credo non ci sarà più: bisognerà metterci del proprio». 

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