Volano gli utili del gruppo Danieli: in sei mesi +27% a quota 125 milioni

Il Cda ha approvato la semestrale al 31 dicembre 2024. Ricavi di 2 miliardi di euro, parametri tutti positivi, cala solo la redditività dell’acciaio per gli alti costi dell’energia. Molto brillante il risultato del settore Plant making

Maurizio Cescon

Volano gli utili del gruppo Danieli: +27% a quota 125,1 milioni di euro.

È il risultato che balza agli occhi nel report diffuso a Borsa chiusa, dopo che il Consiglio di amministrazione aveva esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 31 dicembre 2024.

Molto buoni e in linea con le attese gli altri indicatori. Ricavi operativi a quota 2 mila milioni (-3%), margine operativo lordo (Ebitda) di 163,3 milioni (+2%), risultato operativo di 108,5 milioni (+20%), posizione finanziaria netta positiva adjusted di 672,9 milioni (+1%), patrimonio netto di 2.760 milioni (+5%), portafoglio ordini di 5.388 milioni (-6%), dipendenti nel mondo sopra i 10 mila, precisamente 10.128.

La compensazione delle attività

Due i grandi filoni di attività del gruppo, ovvero la progettazione e fornitura di impianti siderurgici (Plant making) e la produzione di acciaio all’Abs (Steel making). Questi due settori, anche nel semestre 1 luglio-31 dicembre 2024 hanno evidenziato dinamiche differenti. Si confermano infatti le indicazioni di un calo di redditività nella produzione di acciaio (Steel making) e quelle in miglioramento nel settore di progettazione e fornitura di impianti siderurgici (Plant making). I risultati delle due attività continuano a compensarsi nell’“up and down” dei cicli economici con un risultato netto, comunque, sempre positivo e in crescita seppure nel secondo semestre del 2024 il settore Steel making abbia sofferto di un mix sfavorevole tra prezzi e costi di produzione (in particolare quelli dell’energia) con un impatto economico fortemente negativo della componente energetica (gas ed elettricità) legata a fattori esogeni difficilmente gestibili. Va sottolineato, invece, l’ottimo risultato economico del settore Danieli Plant making (che ha coperto la minor marginalità di Abs) pur in presenza di ingenti extracosti per la chiusura di alcune cause e altri oneri sostenuti per il completamento di alcuni progetti complessi e innovativi.

Le prospettive per il 2025

«È presumibile - si legge nella relazione approvata dal Cda - che i prossimi sei mesi saranno caratterizzati dall’attuale trend e che per Danieli continui la compensazione tra i risultati delle attività di Steel (prevista in buon miglioramento) e Plant making (in tenuta con buoni margini) consentendo di confermare le previsioni di chiusura dell’esercizio 2024/2025 e di configurare quelle per l’esercizio 2025/2026 che hanno l’obiettivo di mantenere e possibilmente migliorare i risultati ora previsti per l’esercizio che si chiuderà al 30 giugno 2025. I volumi di spedizione di Abs sono rimasti in tenuta nel semestre chiuso al 31 dicembre 2024, mentre sono in crescita nei primi mesi del 2025 con prezzi e margini in miglioramento grazie alla riduzione del costo dell’energia (per gli effetti positivi del decreto Energy release elaborato dal Mase e Gse che porterà nel 2025 il costo del Mwh attorno al valore medio europeo di 65 euro rispetto quello medio di 120 euro per Megawatt/ora della bolletta in Italia) e di un innalzamento delle quote CO2 compensabili a favore delle società. Il combinato di queste misure sta riportando Abs a una marginalità migliore che proietta a un risultato nuovamente in utile per il primo semestre 2025.

Finanza e liquidità

La posizione finanziaria netta del gruppo si mantiene positiva, elevata e in linea con la chiusura del periodo precedente. La gestione della liquidità è proseguita nel periodo secondo gli usuali principi di investimento a basso rischio e facile realizzo. —

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