Welfare, a Nord Est le imprese scelgono la sanità integrativa

E’ il bilancio tratteggiato dal Fasi, primo fondo integrativo in Italia per contributi raccolti e prestazioni rimborsate, che a Nord Est conta duemila aziende aderenti: 1.638 in Veneto e 349 in Friuli

La redazione

Le aziende del Nord Est vedono la sanità integrativa come un potente strumento di welfare perchè rappresenta un benefit sempre più apprezzato dai dipendenti, contribuendo a migliorare il loro benessere e a rafforzare il senso di appartenenza all’azienda.

Ma è anche un’opportunità strategica per attrarre e trattenere talenti, in un mercato del lavoro sempre più competitivo.
E’ il bilancio tratteggiato dal Fasi, primo fondo integrativo in Italia per contributi raccolti e prestazioni rimborsate, che sul territorio tra Veneto e Friuli Venezia Giulia conta duemila aziende aderenti: 1638 in Veneto e 349 in Friuli.

A guidare l’ente, a gestione paritetica tra le organizzazioni Confindustria e Federmanager, l’udinese Daniele Damele che ha assunto il ruolo di Presidente nel 2023.
Il Fasi nel 2024, a livello nazionale, ha liquidato oltre 1,3 milioni di pratiche, registrando un incremento del 18% rispetto all’anno precedente, per un totale stimato e di competenza di quasi 400 milioni di euro destinati al rimborso di prestazioni sanitarie.
Nel 2025 sono aumentate le tariffe di ben 80 prestazioni tariffarie e saranno introdotte 83 nuove nel corso dell’anno.
Stando a recenti analisi le coperture sanitarie aggiuntive riducono anche il rischio di assenteismo e aumentano la produttività, poiché i dipendenti possono accedere più rapidamente a cure e prestazioni mediche.

«Non dimentichiamo poi che le aziende aderenti» precisa Damele «beneficiano di vantaggi fiscali e contributivi, rendendo la sanità integrativa una soluzione allettante sia per i lavoratori che per l’organizzazione. C’è un altro aspetto da tenere in considerazione: le aziende che investono nel welfare sanitario migliorano la loro immagine e reputazione, dimostrando di avere a cuore il benessere delle persone. Questo può fare la differenza, soprattutto nelle realtà più grandi o in settori ad alta competitività».
Il Fasi del 2025 ha scelto di “presentarsi” ai propri iscritti in un evento online previsto per il 12 febbraio di libero accesso

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