Zanatta porta i Moon Boot in Borsa: "Sì alla quotazione di Tecnica Group"

Parla il presidente dell'azienda trevigiana: "Lavoriamo per essere pronti appena finirà l'incertezza legata alla pandemia"

Giavera del Montello - Tecnica Group in Borsa «appena saremo in giacca e cravatta, pronti per farlo». Alberto Zanatta, presidente della multinazionale trevigiana dei Moon Boot, non si nasconde: il progetto quotazione è sul tavolo, «solo che le incertezze legate alla pandemia ci costringono ad aspettare: ora mancano le condizioni».

Il progetto

«Non lo nascondiamo, siamo sempre stati interessati a un progetto di quotazione», dice Zanatta. A riportare d’attualità il tema sono le parole di Carlo Pesenti, azionista e consigliere delegato di Italmobiliare, holding di investimenti che nel 2017 ha rilevato – e tuttora detiene – il quaranta per cento di Tecnica Group: in un’intervista ad Affari & Finanza, Pesenti ha detto che «è più facile portare in Borsa aziende come Tecnica, dove abbiamo una partecipazione di minoranza, che non Borbone, che ha di fronte diversi anni di sviluppo», facendo un paragone con l’azienda del caffè in cui Italmobiliare ha il 60%.

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Immagine della campagna Moon Boot dal sito ufficiale del brand

Un progetto studiato assieme? «Abbiamo iniziato a pensare alla Borsa prima dell’ingresso di Italmobiliare – dice Zanatta – ma servono le condizioni giuste: ci sono momenti in cui sei pronto tu e non lo è il mercato, in altri il contrario. In Borsa devi andare in giacca e cravatta: stiamo lavorando per essere un’azienda pronta, organizzata come si deve, preparata».

Il futuro

Preparata da che punto di vista? Patrimoniale? «No, sotto quel profilo siamo a posto – dice Zanatta – parlo di un recupero delle vendite che si lasci alle spalle questa pandemia, serve la serenità sul business plan che ora non può esserci. Non ha senso parlare di Borsa finché non è chiaro il piano di crescita». La strada con Italmobiliare proseguirà o vi siete dati un timing di uscita? «Nessun piano d’uscita, l’accordo tra famiglie è chiaro e stabile: non ci sono intenzioni da parte nostra di ricomprare, né da parte loro di cedere. Non è un fondo che si dà tempistiche strette, hanno partecipazioni che si tengono anche da vent’anni».

I numeri

Nel 2015, Alberto Zanatta ipotizzò un piano di crescita fino a 500 milioni di euro di fatturato «da soli, per poi crescere con la Borsa o nuovi soci». Quota 500 sembra oggi una cima irraggiungibile, rarefatta: il gruppo di Giavera del Montello ha chiuso il 2020 con un fatturato di 382 milioni di euro, in calo di quasi il dieci per cento sul 2019: il pesante –18 per cento su sci e scarponi e quello più contenuto dell’outdoor (-10%) sono stati parzialmente compensati dalle ottime performance del marchio Rollerblade: le vendite di pattini in linea hanno toccato i 40 milioni di euro, +50%.

Il nuovo amministratore delegato

Nell’ormai lontano 2005 il progetto Borsa fece litigare i due soci storici: Franco Vaccari disse che la strada verso la quotazione era imprescindibile «per un’azienda che vuole essere protagonista», «Questo lo dice Vaccari, ma lui non è l’amministratore delegato – replicò a muso duro Giancarlo Zanatta, padre di Alberto – Non andremo in Borsa, categorico». Una vita fa. Tra poco un altro tassello potrebbe incastrarsi nel modo giusto: dopo la fine mandato 2016-2020 dell’amministratore delegato Antonio Dus, uscito a dicembre, nelle prossime settimane sarà ufficializzato il nome del successore. Portare Tecnica a Piazza Affari potrebbe essere un punto del suo mandato.

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