Zecchinel, Tergas: «Introvabili gas come Argon e Azoto richiesti dal manifatturiero»

L’imprenditore veneto è pessimista rispetto al futuro prossimo. «Le prospettive per l’autunno sono piuttosto incerte»

Marco Zecchinel, Ad di Tergas
Marco Zecchinel, Ad di Tergas

PADOVA. «La CO2 manca principalmente a causa degli alti costi elettrici: per “estrarre” i gas di frazionamento dell’aria serve infatti energia elettrica. E visti i prezzi si creano colli di bottiglia lungo la filiera. Inoltre, molto spesso, l’anidride carbonica è un sottoprodotto di altre lavorazioni, in particolare di quella dei fertilizzanti. L’aumento del costo delle materie prime ha reso antieconomico la produzione principale, che si ferma, e dunque anche quella secondaria». Marco Zecchinel guida la Tergas, società di famiglia, che da 35 anni distribuisce gas e miscele ad uso tecnico, alimentare, medicinale e per la refrigerazione.

Fondata nel 1987 dal papà Luciano, ha sede a Noventa di Piave e dà lavoro a 50 dipendenti.

«Alla difficile situazione si aggiunge il fatto che in questa stagione c’è una maggiore domanda di bibite gassate - aggiunge Zecchinel, che è anche presidente di Confapi Venezia -. Anche la situazione in Ucraina ha contribuito a creare problemi in tutta Europa. Dove erano presenti molte acciaierie, a lato si trovavano torri di frazionamento che producono ossigeno e altri gas. Con la guerra è andato distrutto tutto, con ripercussioni nella filiera e importanti deficit di metri cubi».

Non manca però solo la CO2, scarseggiano anche argon e azoto, gas fondamentali per la manifattura del Nordest. Le prospettive future sono ancora incerte, le premesse per l’autunno non sono buone, i problemi che hanno causato le criticità non sono risolti.

«Fino ad oggi siamo sempre riusciti a soddisfare le richieste dei nostri clienti, ma purtroppo l’outlook non è positivo per l’autunno, a causa dei costi elettrici che continuano a salire - spiega ancora l’ad di Tergas -. Fortunatamente alcuni impianti di fertilizzanti, che si fermano d'estate per i consueti lavori di manutenzione, ripartiranno e contribuiranno alla creazione di CO2».

L’anidride carbonica viene utilizzata per la gasatura dell’acqua, delle bevande zuccherate e nei processi di saldatura, negli impianti medicali e nel campo delle refrigerazione industriale, per sostituire i gas ad effetto serra. Da anni è allo studio infatti l’utilizzo dell’anidride carbonica negli impianti di refrigerazione. Questo però non farà che aumentare sensibilmente la richiesta in futuro, con conseguenze, se non aumenta la produzione, sui prezzi.

Riproduzione riservata © il Nord Est