Zignago e Owens Illinois comprano Generalvetri

Operazione realizzata da La Vetri speciali spa di Trento, controllata congiuntamente da Zignago Holding (società di proprietà di un ramo della famiglia Marzotto) e da Owens-Illinois Glass. Generalvetri, 21 dipendenti, ha chiuso il 2022 con 37 milioni di euro di valore della produzione, realizzati in particolare tra Veneto e Fvg
Maura Delle Case
Enrico Rossi presidente della Regione visita la vetreria Zignago - Foto Carlo Sestini
Enrico Rossi presidente della Regione visita la vetreria Zignago - Foto Carlo Sestini

La Vetri speciali spa di Trento, azienda leader nella produzione di contenitori speciali in vetro cavo per uso industriale, controllata congiuntamente da Zignago Holding (società di proprietà di un ramo della famiglia Marzotto) e da Owens-Illinois Glass Inc., ha rilevato il 100% della Generalvetri di San Polo di Piave.

L’acquisizione porta in dote a Vetri speciali una realtà affine al proprio business: Generalvetri opera infatti a sua volta nel settore dei contenitori in vetro cavo, in particolare per uso alimentare, e in quello dei relativi accessori (tappi di sughero, tappi a corona in ferro e alluminio, tappi food, wine box e cassette in legno).

L’azienda ha 21 dipendenti e ha chiuso il 2022 con 37 milioni di euro di valore della produzione - realizzati in particolare tra Veneto e Fvg -, in sensibile crescita rispetto ai 30 milioni dell’anno precedente, risultato - si legge nel bilancio - dell’aumento dei prezzi ma anche della domanda. Positiva anche l’ultima riga del conto economico: il risultato netto si attesta a 2 milioni di euro contro il milione e 100 mila euro dell’anno precedente. L’operazione m&a rafforza una volta in più la già spallata posizione di Vetri speciali nel settore dei vetri cavi. L’azienda del gruppo Marzotto, sede legale a Trento e 4 stabilimenti produttivi - a San Vito al Tagliamento (Pn), Ormelle (Tv), Gardolo e Pergine Valsugana (Tn) -ha archiviato il 2022 con ricavi per 332 milioni di euro, in crescita del 32,7% sui 250 milioni dell’anno precedente, con un Ebitda a sua volta aumentato a 119,5 milioni, +68,9% sui 70,7 milioni del 2021, e con un utile di 69,2 milioni di euro, +70,7% rispetto ai precedenti 40,5 milioni di euro. L’azienda, tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige occupa complessivamente, interinali compresi, 895 unità, anche queste in aumento rispetto al 2021 quando erano 864. Maura Delle Case

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