Zignago Vetro rallenta: ricavi in flessione del 12% e utile netto dimezzato
Il cda della società ha approvato i conti del 2024, che vedono ricavi consolidati in calo del 12% a 615,7 milioni.L’utile netto ammonta a 51,9 milioni, -57,6% rispetto al 2023

Domanda di contenitori per il settore bevande e alimenti ancora debole e cosmetica e profumeria in contrazione, specialmente nelle fasce di prodotto più qualificate, penalizzano i conti del gruppo veneziano Zignago Vetro.
Il cda della società ha approvato i conti del 2024, che vedono ricavi consolidati in calo del 12% a 615,7 milioni. Il margine operativo lordo consolidato del gruppo è pari a 136,2 milioni (-37,9%), mentre l’utile netto ammonta a 51,9 milioni, in calo del 57,6% rispetto al 2023. Numeri che hanno fortemente penalizzato il titolo in Borsa il 14 marzo: 9,05 euro per azione (-7,37%). +
Le aziende del Gruppo Zignago Vetro producono contenitori di vetro di elevata qualità per alimenti e bevande, per profumi e cosmetici nonché bottiglie speciali in vetro per il mercato del vino e dei liquori, destinati al mercato nazionale e internazionale. Il gruppo presieduto da Nicolò Marzotto è inoltre attivo in altri settori sinergici all’attività principale, in particolare in quello della raccolta e trattamento del rottame di vetro.
I ricavi realizzati fuori dal territorio italiano nel 2024 ammontano a 185,5 milioni (-17,3% rispetto al 2023) e sono pari a 30,1% del fatturato totale (32,1% nel 2023).
Al 31 dicembre 2024 la società segna un indebitamento finanziario netto pari a 301,3 milioni (rispetto a 227,9 milioni al 31 dicembre 2023), dopo la distribuzione di dividendi agli azionisti per 66,4 milioni e il pagamento di investimenti per 91,4 milioni.
Seppur in un contesto geopolitico ancora incerto e volatile, la società di Fossalta di Portogruaro ritiene che «le prospettive di medio-lungo del mercato dei contenitori in vetro rimangano solide e positive» si legge in una nota.
Per il 2025 l’azienda prevede per la domanda di contenitori in vetro per bevande e alimenti una normalizzazione del mercato. Per quanto riguarda il mercato dei contenitori per cosmetica e profumeria, la domanda – spiega ancora l’azienda – «risente del rallentamento iniziato durante l’anno precedente sulla scia del calo dei consumi finali e del destocking lungo la filiera. Segnali positivi arrivano dallo sviluppo di nuovi prodotti, lasciando intravedere un possibile recupero della domanda nella seconda metà del 2025».
Il Cda ha deliberato di proporre all'assemblea ordinaria degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,45 euro per azione, pari a un monte dividendi di 39,7 milioni (rispetto ai 66,4 milioni distribuiti per l’esercizio 2023). Il consiglio di amministrazione sottoporrà inoltre all’assemblea degli azionisti, previa revoca, per quanto non utilizzato della precedente delibera del 29 aprile 2024, l’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie della durata di 18 mesi.
È stato inoltre nominato Giovanni Puri Purini quale nuovo Investor Relations Manager, incarico che rileva dall’amministratore delegato, Biagio Costantini, nominato ad interim il 12 dicembre scorso. Purti Purini è già segretario del cda di Zignago Vetro da novembre 2022 e lavora in Zignago Holding dal 2014, dove ricopre il ruolo di Direttore Affari Societari e m&a.
A inizio mese scorso, Zignago Vetro e Bormioli Pharma hanno firmato un accordo per cui quest’ultima trasferirà i propri clienti nel settore vetro cavo per il settore farmaceutico in Austria ed alcuni clienti in Germania, Svizzera, Slovenia, Italia e Ungheria a Zignago Vetro, che li commercializzerà. L’accordo consente alla società veneziana di entrare con nuovi prodotti in Paesi che già serviva.
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