In Fvg i Confidi sostengono le imprese coinvolte nelle crisi bancarie

A disposizione il contributo di 2 milioni di euro della Regione all’intero sistema di garanzia

UDINE - Le risorse, come annunciato a fine 2016, sono arrivate.

Un “tesoretto” di 2 milioni che ha beneficiato l’intero sistema dei Confidi Fvg.

Risorse della Regione che, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, sono destinate al sostegno alle imprese coinvolte nella crisi di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza e di cui potranno usufruire le aziende che hanno sede legale o operativa nel territorio regionale e che risultavano intestatarie di azioni o di obbligazioni dei due istituti di credito rispettivamente al 2 dicembre 2015 e al 16 febbraio 2016.

Come da indicazione della Regione, fa sapere Confidi Friuli, il finanziamento sarà destinato esclusivamente alla concessione delle garanzie a favore delle imprese regionali coinvolte nella crisi delle due banche.

Con queste premesse la cooperativa che unisce i comparti dell’industria e del commercio ha costruito un prodotto che si basa tra l’altro sulla diminuzione delle commissioni del 30%, ferme restando le spese di istruttoria.

L’importo massimo finanziabile è 300.000 euro a 84 mesi con un incremento fino all’80% della percentuale di garanzia, una percentuale che andrà determinata in base al merito creditizio di ogni azienda e alla presenza di controgaranzie del Fondo Centrale o altre.

La doppia agevolazione rientra nel contesto di frenare il trend negativo per le imprese che hanno richiesto credito bancario e non se lo sono viste riconoscere, tanto più dopo che la perdita di valore delle azioni di Veneto Banca e Popolare di Vicenza ha creato danni non di poco conto nelle casse societarie.

«Sarà un intervento particolarmente benefico per chi ha dovuto fare suo malgrado i conti con la crisi del settore bancario – sottolinea il presidente di Confidi Friuli Michele Bortolussi –. Siamo pronti ad assecondare con la professionalità della nostra struttura il lungimirante intervento messo in atto dalla Regione che riconosce, una volta ancora, il sistema Confidi come baluardo dello sviluppo economico locale».

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