"In Veneto Banca il fondo Atlante farà la sua parte"

Così Giuseppe Guzzetti, Fondazione Cariplo, al Festival di Trento. L'aumento di capitale dell'istituto di Montebelluna partirà l'8 giugno

TRENTO - «Quali che siano le vicende di Veneto Banca, Atlante è pronta a fare la sua parte».

Lo ha affermato Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, in occasione del Festival dell'economia a Trento.

«Se non c'era Atlante la Popolare di Vicenza falliva e ci sarebbe stato un effetto su tutto il sistema, ora vedremo per Veneto Banca», ha aggiunto.

L'aumento di capitale di Veneto Banca partirà l'8 giugno prossimo e il fondo Atlante è chiamato a garantirlo.

Rispetto ad una eventuale fusione tra la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, una volta concluso anche l'aumento di capitale di quest'ultima, «la valuterà Alessandro Penati», numero uno del fondo Atlante.

E' la stata la risposta di Guzzetti ad una domanda dei giornalisti a margine del Festival dell'economia.

«C'è la tranquillità che Penati non farà cose sbagliate», ha proseguito Guzzetti, aggiungendo che «bisogna lasciarlo lavorare tranquillo, è un galantuomo e uno che dà garanzie», perchè è «competente e conosce il mondo e la finanza».

Una persona, dunque, dalla quale «c'è da aspettarsi cose positive».

Infine Guzzetti ha ricordato che risolvere «il problema delle sofferenze riguarda tutto il sistema» bancario ed è «la cosa più urgente cui Atlante si deve dedicare dopo aver risolto il problema delle banche venete».

Alla luce di questo «spero si riaprano i termini per raccogliere» nuovi fondi per Atlante che andranno utilizzati «solo per le sofferenze», ha continuato il presidente di Fondazione Cariplo, spiegando però che le nuove risorse andranno chieste a chi non ha partecipato.

Per dotare di risorse Atlante «le Fondazioni hanno fatto massimo sforzo, siamo arrivati a 4,2 miliardi. E se le fondazioni non avessero messo 536 milioni proporzionati alle forze di ognuna...».

La frase resta sospesa, ma è intuibile come Guzzetti solleciti oggi a partecipare chi ieri non lo ha fatto.

E infati esplicita che per una nuova raccolta «avrebbero dovuto mettere risorse tutti quelli che non erano intorno al tavolo. Qualcuno degli italiani che ha detto non era stato lui e continua a criticare. Bisogna chiedere di mettere fondi alle banche d'affari americane» ma anche alle due banche francesi «Crédit Agricole e Bnp» ha aggiunto.

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