In Veneto l’immobiliare cresce del 5,4%. E i mutui sono sempre meno accessibili

Negli ultimi anni cresce l’attenzione della qualità delle case, specialmente da un punto di vista energetico, mentre esiste una crescente barriera per l’accesso al mutuo, oggi molto più selettiva di solo sei mesi fa
Nicola Brillo
Cartello per la vendita di un appartamento a Pontedera in una foto d'archivio. ANSA / FRANCO SILVI
Cartello per la vendita di un appartamento a Pontedera in una foto d'archivio. ANSA / FRANCO SILVI

Nell’ultimo anno il valore del mercato immobiliare veneto segna una crescita del 5,4%. Ora il prezzo medio al metro quadro in regione è a 2.050 euro. E i dati relativi alla domanda sono rassicuranti: +10,5% su base annua. Mentre il dato annuale sugli stock di immobili invenduti presenta una solida riduzione, pari all’11,4%.

La ricerca di Immobiliare.it è stata presentata durante un convegno organizzato nei giorni scorsi da Aspesi Triveneto in collaborazione con Intesa Sanpaolo Casa. A Padova città il mattone ha un prezzo medio di 2.021 al metro quadro, in crescita di quasi il 5% su base annua, mentre in provincia è a 1.646 euro (+9,2%). Nel Padovano si assiste ad una solida crescita della domanda, pari al +26% su base annua, con gli stock di invenduto che decrescono del 14% nello stesso periodo.

A Belluno città il prezzo medio degli immobili è pari a 1.160 euro, in provincia senza capoluogo 3.581 euro (+12,9% negli ultimi 12 mesi); Treviso comune (2.305 euro al mq, in crescita del 9%), provincia a 1.595 euro (+6,8%); Venezia comune a 2.987 euro (+2,9%) e provincia (2.293 euro, +4,7%); Rovigo comune (1.039 euro, +4,1%), provincia (1.013 euro, -1,2%); Verona comune (2.457 euro, +6,1%), provincia (2.014 euro, +5%); Vicenza comune (1.508 euro, +2,8%) e provincia (1.393 euro, +4,3%).

«Il mercato immobiliare del Triveneto ha vissuto negli ultimi anni un periodo di significativa ripresa - dichiara Carlo Giordano, board member di Immobiliare.it -. A partire dal 2019 abbiamo assistito in tutti i principali centri a una crescita dei tra il 14% e il 20%, con la provincia che ha seguito in leggero ritardo. Questa ripresa è stata anche alimentata dalla rinnovata importanza del nostro abitare successiva al periodo pandemico, con il conseguente aumento del numero di compravendite dove leggiamo una salto in avanti del 22% (2022 verso 2019)».

Negli ultimi anni cresce l’attenzione della qualità delle case, specialmente da un punto di vista energetico, mentre esiste una crescente barriera per l’accesso al mutuo, oggi molto più selettiva di solo sei mesi fa.«Il post pandemia ha diffuso, in ogni ambito della nostra vita, una maggior consapevolezza dell’importanza dei temi ambientali - ha spiegato Daniele Fulvio Pastore, direttore generale Intesa Sanpaolo Casa -. L’area del Triveneto, spinta anche dalle prossime Olimpiadi Invernali nel 2026, ha dato vita a numerose operazioni di riqualificazione delle aree montane e di rigenerazione urbana». Immobiliare.it ha poi analizzato la percentuale di alloggi sul mercato che un single e una coppia possono permettersi.

Questo studio è stato realizzato incrociando i redditi medi dichiarati dai cittadini e i mutui disponibili, che non impattano quindi più del 30% dello stipendio. In media, l’accessibilità degli appartamenti (affordability) per un single, in Veneto, non arriva al 20%. Questa è in leggero calo nell’ultimo trimestre (-0,2%), ma in contrazione più decisa nell’ultimo anno (-13,8%). La situazione migliora per le coppie, dove l’accessibilità supera di poco il 50%, ma i la contrazione annuale è al -14,5%. Padova tra le più accessibili, anche se con solo il 25% di affordability per i single, ma con i due terzi di accessibilità per le coppie.

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