Industria cartaria, in Fvg la ripresa continua

Il settore evidenzia un incremento dei volumi produttivi del +3,9%, del +3,4% nella produzione e del +3,1% nelle vendite, in linea con l'andamento nazionale. Unico neo: il prezzo della cellulosa

UDINE - L'industria cartaria cartaria e grafica, secondo le indagini trimestrali condotte da Confindustria FVG, dopo aver registrato nel 2017 una crescita dei volumi produttivi del +3,9% rispetto all’anno precedente, ha consolidato la ripresa nel primo trimestre del 2018 segnando una variazione del +3,4% nella produzione e del +3,1% nelle vendite rispetto al primo trimestre del 2017.

E' stata Maria Teresa Tonutti, capogruppo del Gruppo “Cartarie, Poligrafiche, Editoriali” di Confindustria Udine, a riepilogare i dati nel corso della riunione di Gruppo aperta a tutte le aziende del comparto iscritte alle territoriali di Confindustria del Friuli Venezia Giulia.

Alla presenza dei capigruppo Venezia Giulia, Stefano Crechici, e di Pordenone, Antonio Cacco e del direttore generale di Confindustria Udine, Michele Nencioni, Tonutti ha presentato il trend del comparto.

Oltre a volumi, produzione e vendite in incremento, le industrie cartarie e grafiche hanno ridotto ricorso alla cassa integrazione nel 2017 (-44%, dalle 476 mila ore del 2016 a 266 mila ore).

Le aziende della regione Fvg, insomma, sono perfettamente allineate con i buoni risultati del comparto a livello nazionale, dove l’industria cartaria e grafica, che occupa 170mila addetti in 18mila imprese, è cresciuta nel 2017 del 2,4% per fatturato, grazie al positivo andamento del settore cartario (+5,9% in valore, +2,1% in quantità) - principalmente grazie ai maggiori volumi delle carte per usi igienico-sanitari (+4,6% in quantità) e per imballaggio (+2,8% in quantità) -, del comparto macchine per grafica e cartotecnica (+8,7% in valore) - trainato dalla domanda interna sostenuta dagli incentivi 4.0 - e dell’industria cartotecnica e trasformatrice (+2,6% in valore, +2,4% in quantità).

In costante fase recessiva, invece, il settore grafico (-3,5% in valore, -7,1% in quantità), con un calo più forte dei volumi sul fronte pubblicitario e commerciale (-10,3%) rispetto a quello editoriale (-2,5%), ma con la positiva ripresa dei libri (+2,1%).

“I primi mesi del 2018 – ha osservato la capogruppo Tonutti - sembrano essere ancora positivi per l’industria cartaria e cartotecnica trasformatrice, in miglioramento per il settore grafico e in leggero rallentamento per le macchine per grafica e cartotecnica”.

L’analisi è stata confermata anche dal giro di tavolo tra gli imprenditori.

La domanda è buona, gli ordini ci sono e, addirittura in taluni casi, non possono essere evasi per la ristretta tempistica.

Due le principali evidenze del periodo: l’aumento esorbitante del costo della cellulosa, che si ripercuote inevitabilmente sulla marginalità dei ricavi, e l’avanzata del digitale, che sembra ridurre i margini di manovra delle tipografie.

La capogruppo Tonutti ha altresì rimarcato la necessità di continuare a tenere vivo il canale diretto di collaborazione con la scuola, facendo conoscere meglio le eccellenze del settore cartario, le opportunità che offre e le esigenze formative che richiede.

Proprio la formazione – ha sottolineato il direttore Nencioni – rappresenta uno degli obiettivi principali della nuova presidenza di Confindustria Udine.

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