Industria Fvg, semestre positivo per il settore cartario e grafico

Reduce da un 2017 particolarmente positivo (crescita dei volumi produttivi +3,9% ed esportazioni +7,8%), l'industria cartaria e grafica della regione (428 stabilimenti, quasi 4 mila addetti), rileva l'Ufficio Studi di Confindustria Udine, prosegue anche nel primo semestre 2018 la fase espansiva

TRIESTE. Reduce da un 2017 particolarmente positivo (crescita dei volumi produttivi +3,9% ed esportazioni +7,8%), l'industria cartaria e grafica della regione (428 stabilimenti, quasi 4 mila addetti), rileva l'Ufficio Studi di Confindustria Udine, prosegue anche nel primo semestre 2018 la fase espansiva, pur con una lieve decelerazione: l'indicatore produzione è cresciuto del +3,2%, l'export è a +3,6% (da 113 a 118 mln euro).

La Germania è ancora primo Paese di destinazione per il comparto, nonostante il calo delle esportazioni del primo semestre 2018 (-16%, da 32 a 27 mln euro), dopo il +9,6% del 2017. Seguono Francia (+18,8%, da 14 a 17 mln euro), Spagna (+1,7%), Belgio (+10,6%) e Slovenia (+8,7%). Lo ricorda Maria Teresa Tonutti, capogruppo del Gruppo Cartarie, Poligrafiche, Editoriali di Confindustria Udine. Nell'introdurre la riunione di Gruppo a palazzo Torriani aperta alle aziende del comparto iscritte alle territoriali di Confindustria del Friuli Venezia Giulia, dice: «I dati sono certamente confortanti per l'industria cartaria. Per il comparto grafico, invece, che denota indubbie difficoltà legate all' avvento del digitale, ci sono comunque nicchie di mercato, come, il packaging alimentare che vanno piuttosto bene. La crescita consolidata anche degli investimenti in macchine per la grafica e la cartotecnica rivela una generale fiducia nel futuro e la volontà degli imprenditori di investire nella nuova frontiera della tecnologia digitale. L'industria 4.0? Direi che è un percorso intrapreso, da tempo, da molte delle nostre aziende».

L'incontro, tenutosi alla presenza dei capigruppo di Venezia Giulia, Stefano Crechici, e di Pordenone, Antonio Cacco, ha avuto come ospiti pure i direttori generali di Assocarta, Massimo Medugno, e di Assografici, Maurizio D'Adda. Medugno ha ricordato i principali progetti su cui si sta incentrando l'attività di Assocarta: organizzazione servizi federativi della neo costituita Federazione Carta e Grafica al progetto di settore Industria 4.0 che prevede un check-up per valutare il posizionamento dell'azienda nel mercato e supporto operativo per il rilancio della loro competitività.

Assocarta è poi impegnata anche sul fronte della comunicazione, con l'elaborazione di una strategia federativa a difesa della carta, «resa più facile - secondo Modugno - dalla Direttiva sulle plastiche mono-uso che ha reso più attrattivo l'utilizzo di materiali rinnovabili e riciclabili come la carta» e dell'attività di lobbying, con la richiesta della detrazione delle imposte IRPEF per gli acquisti di libri, quotidiani e periodici pari al 19%, dopo aver intanto incassato, con soddisfazione, «l'inserimento nel Milleproroghe del bonus diciottenni e del bonus insegnanti per l'acquisto di libri». D'Adda si è soffermato sul contratto nazionale grafici su cui è aperto il tavolo negoziale per il rinnovo del contratto, «dopo tre anni di stallo delle trattative», e sui progetto di riorganizzazione associativa alla luce della integrazione con la struttura dell'Unione Grafici. D'Adda dispensa, comunque, ottimismo sul futuro della grafica. Medugno e D'Adda - che hanno altresì relazionato sullo sviluppo di offerte formative e del lancio del progetto ITS per il mondo della carta e del packaging previsto nel 2019 - hanno confermato l'andamento divergente su scala nazionale dei vari settori.

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