Industrie cartarie, Maria Teresa Tonutti alla guida del gruppo di Confindustria Udine
L’Ad della Tonutti tecniche grafiche spa rieletta al vertice della categoria. «Settore in sofferenza per il caro energia e carenza di materie prime».
UDINE. Maria Teresa Tonutti, amministratore delegato della Tonutti Tecniche Grafiche spa di Fagagna, è il nuovo capogruppo del Gruppo Cartarie, Poligrafiche ed Editoriali di Confindustria Udine. Subentra a Mario Bolzonella.
«Rieletta nuovamente, a distanza di qualche anno, come capogruppo – commenta Maria Teresa Tonutti -, accetto con onore e con spirito costruttivo questo incarico, considerandola una preziosa opportunità di ascolto e confronto con le aziende associate. In un momento storico estremamente critico, credo che gli imprenditori siano necessariamente chiamati a fare rete per rispondere sinergicamente alle sfide economiche imposte dal mercato. Con tale consapevolezza metterò le mie competenze e la mia esperienza a servizio dell’associazione».
Già, perché il deciso recupero in questi ultimi mesi anche dell’industria cartaria e grafica in provincia di Udine sembra essere solo un lontano ricordo. Secondo l’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Confindustria Udine, il comparto aveva segnato nel 2021 un rimbalzo dei volumi produttivi del 12,5% rispetto al 2020 (quando si era registrato un calo del 4,2% rispetto al 2019), del fatturato del +8,8% (-7,3% nel 2020) e delle esportazioni del +17,3% (-21,2% nel 2020). Anche nel primo semestre 2022 si era registrato un ulteriore aumento produttivo dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, seppure con l’avvisaglia del calo degli ordini del 4,8% nel secondo trimestre 2022 rispetto al secondo trimestre 2021.
«Le prospettive del settore cartario – ricorda Maria Teresa Tonutti - appaiono infatti in deciso deterioramento a seguito delle enormi difficoltà delle cartiere a far fronte ai sempre nuovi record raggiunti dai costi di energia, gas, trasporti e materie prime fibrose. Ad alcuni impianti, già fermi per insostenibilità dei costi, si stanno aggiungendo altri stabilimenti (almeno il 30% delle imprese del settore) che stanno ipotizzando interruzioni di attività, non solo a causa degli elevatissimi costi di gas ed energia, ma anche per la crescente incertezza di poter contare su adeguate forniture degli stessi».
Il prezzo del gas continua a viaggiare su livelli record, toccando picchi pure di ben oltre 300 €/MWh. Forti timori delle cartiere ci sono anche riguardo alle disponibilità future di questa materia prima a seguito delle difficoltà a stipulare nuovi contratti.
Su nuovi valori record anche i prezzi dell’energia elettrica, che, dopo i lievi cedimenti evidenziati in aprile e maggio, hanno ripreso a salire da luglio, giungendo a superare i 700 euro per megawattora. Si aggiungono, inoltre, persistenti quotazioni record delle materie prime fibrose. La fase di accentuati rincari delle cellulose, iniziata a fine 2020-inizio 2021, è proseguita con vigore nei primi mesi del 2022, stabilendo nuovi record mensili. A penalizzare le cartiere è anche l’andamento del cambio euro-dollaro.
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