A4: l’ultimo tratto della terza corsia vale 870 milioni di euro

Al via il bando di gara per i 25 chilometri tra San Donà e Portogruaro. Offerte entro il 1° aprile del 2025, l’obiettivo è di chiudere il cantiere nel 2029

Maurizio Cescon

Gettare le basi, è il caso di dirlo, per il completamento della terzia corsia autostradale sulla A4, precisamente nel tratto veneto tra San Donà di Piave e Portogruaro, circa 25 chilometri di asfalto, oggi spesso teatro di intasamenti del traffico che comportano rallentamenti e lunghe code in entrambe le direzioni o, peggio, di gravi incidenti.

È stato infatti pubblicato il bando di gara che, entro la fine del 2025, porterà al nome dell’impresa che aprirà i cantieri, se tutto va bene, entro il 2026. Il presidente della Concessionaria Autostrade Alto Adriatico, Marco Monaco parla esplicitamente, a proposito del potenziamento dell’asse viario, di «dovere etico nei confronti degli utenti», mentre il presidente del Friuli Venezia Giulia, che è commissario per l’emergenza, afferma che siamo di fronte «a una svolta importante per un’arteria strategica per l’intero sistema dei trasporti su gomma».

Le tappe dell’iter e i costi

Il quadro economico vale 870 milioni di euro, con lavori a base di gara da 588 milioni. E’ il bando per la costruzione della terza corsia nel tratto di 25 chilometri tra Portogruaro e San Donà di Piave, comprendente anche la realizzazione del nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza.

Un’opera, che, a livello di costi e in termini ingegneristici, non ha eguali nel Nord Est e che consentirà di completare tutto l’asse a tre corsie della A4 tra Quarto d’Altino e Palmanova, per un totale di 83 chilometri, agganciando le direttrici del trasporto tra Centro Est Europa e il Nord Italia, lungo il fondamentale asse del Corridoio europeo numero 5.

Il bando di gara, approvato dal Commissario per l’emergenza della A4 Fedriga, prevede l’affidamento a contraente generale, una formula che attribuisce maggiori responsabilità all’affidatario che è chiamato a fornire l’opera finita chiavi in mano alla Concessionaria autostradale.

Una formula che era già stata sperimentata con successo nel tratto tra Alvisopoli e Gonars e che aveva dato garanzia di risultato sotto il profilo dei costi e dei tempi (tre anni e mezzo circa per realizzare 27 chilometri di terza corsia, con la costruzione, tra l’altro, del doppio viadotto sul fiume Tagliamento).

Nello specifico, al contraente generale, oltre i lavori, sarà affidata anche la progettazione esecutiva dei 25 chilometri di ampliamento autostradale con la terza corsia e del nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza, che sorgerà a circa due chilometri a est dell’attuale, partendo dal progetto definitivo già approvato dal Commissario.

Il via ai cantieri

Il cronoprogramma prevede la scadenza per la presentazione delle offerte entro martedì 1°aprile 2025, la conclusione della procedura di gara e l’aggiudicazione entro il 2025. Un anno per la redazione del progetto esecutivo da parte del contraente generale e la sua approvazione da parte del Commissario delegato.

Entro il 2026 saranno quindi avviati i lavori di ampliamento, i quali potranno beneficiare, dal punto di vista organizzativo e della rapidità di esecuzione, dell’ultimazione del rifacimento dei dieci cavalcavia nel tratto tra San Donà di Piave e Portogruaro, per alcuni dei quali sono già in corso i cantieri.

Il bando prevede inoltre che i lavori di ampliamento siano avviati a partire da San Donà di Piave, in continuità con il tratto già a tre corsie, procedendo quindi verso Est, e che gli stessi comprendano fin da subito la realizzazione del nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza.

Lungo l’intero tratto saranno interamente ricostruiti 9 ponti su corsi d’acqua, tra cui i ponti sui fiumi Malgher e Livenza, per i quali, in particolare, le prescrizioni idrauliche formulate dagli enti competenti impongono un innalzamento della quota autostradale di oltre 4 metri rispetto all’esistente, 12 sottopassi di viabilità e linee ferroviarie, oltre 50 attraversamenti idraulici e saranno anche adeguate le rampe dello svincolo autostradale di Cessalto. L’obiettivo è di concludere tutti gli interventi entro il 2029. 

 

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