Addio ai caselli con il Free Flow, anche a Nord Est pedaggi senza soste

La Regione  Veneto ha annunciato che sarà adottato sulla Via del Mare. Le postazioni rileveranno elettronicamente targa e classe del veicolo

Il sistema di funzionamento del Free Flow che dal primo settembre entrerà in funzione lungo l’autostrada Asti-Cuneo
Il sistema di funzionamento del Free Flow che dal primo settembre entrerà in funzione lungo l’autostrada Asti-Cuneo

La prima è stata la Pedemontana Lombarda, dal primo settembre toccherà alla autostrada Asti-Cuneo e, in un futuro non troppo lontano, anche il Nord Est dirà addio ai caselli autostradali per il pagamento dei pedaggi. Grazie all’innovativo sistema “Free Flow” che, di fatto, elimina le code che si formano soprattutto in uscita quando c’è da pagare il ticket. Un sistema che sarà adottato anche lungo la Via de Mare, la nuova infrastruttura viaria a pedaggio per il collegamento della Autostrada A4 con Jesolo e i litorali adriatici.

La Regione Veneto ha infatti annunciato che lungo i 18,6 chilometri, a partire dal casello autostradale di Meolo fino alla rotatoria “Frova” a Jesolo, sarà allestito il sistema “Free Flow” con postazioni telematiche in tutti i varchi di accesso (check-in) e di uscita (check-out) che rileveranno elettronicamente la targa e la classe del veicolo senza la presenza di caselli.

Ma come funziona questo sistema che permetterà a tutti i mezzi di trasporto di viaggiare senza barriere? L’obiettivo dichiarato è quello di eliminare caselli e code quando c’è traffico intenso. Il passaggio dei veicoli verrà segnato in automatico quando si supereranno le strutture di sostegno, chiamate portali, che coprono l’intera carreggiata e sulle quali sono installate le apparecchiature ad alta tecnologia che consentono di fotografare e rilevare le targhe di tutti i veicoli in transito.

«ll sistema Free Flow porta vantaggi agli utenti e benefici all’ambiente», viene spiegato, «senza alterare i flussi di traffico si aumentano i livelli di sicurezza e si riducono le emissioni inquinanti dei veicoli in coda». Va detto che sembra particolarmente complessa la modalità di pagamento, almeno per chi non è dotato di apparecchiature come il Telepass.

Una volta raccolti i dati questi vengono inviati a un sistema centrale che individua il proprietario del mezzo con la relativa spesa da sostenere per il tratto di autostrada percorso. Le modalità di pagamento sono molteplici: per chi è proprietario di Telepass (ma anche di AS24, Axxès, DKV, TollTickets e UnipolMove) il sistema individua in automatico il dispositivo all’interno del mezzo e il pagamento è automatico come avviene oggi quando si passa sotto il casello.

Le cose invece cambiano per chi è abituato a fermarsi a pagare il biglietto al casello. Esiste un’apposita piattaforma web dove bisognerà registrarsi e una volta nella propria area riservata si potrà pagare tramite versamenti occasionali o continuativi con conto targa.

Per i meno digitali esiste anche la possibilità di recarsi nei punti informativi e di pagamento. Sul portale web dell’autostrada Asti-Cuneo, dove il sistema entrerà in funzione dal primo settembre, viene specificato che «gli automobilisti privi di dispositivo di riscossione elettronica del pedaggio, potranno pagare online entro 15 giorni dal passaggio attraverso una piattaforma dedicata, registrandosi al sistema Conto Targa o come utente occasionale. I registri di transito saranno disponibili sul portale entro 24 ore dall’uso dell'autostrada».

Il sistema però non è esente da problematiche: il primo “Free Flow”, in funzione lungo la Pedemontana Lombarda, ha anche creato difficoltà dal punto di vista dei pagamenti a causa delle numerose multe e ricorsi da parte degli automobilisti che hanno segnalato alcuni guasti al sistema, in particolare in occasione di cambi di corsia a ridosso dei rilevatori che non riuscivano così a rilevare le singole targhe.

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