Aeroporto Marco Polo, nuovo masterplan: investimenti per due miliardi
Gli interventi assecondano le previsioni di crescita, considerando che in assenza delle nuove opere, lo scalo raggiungerebbe il livello di saturazione di 12,5 milioni di passeggeri già nel 2026. Dei 2 miliardi di euro, 380 milioni vengono destinati ad interventi di sostenibilità ambientale.

È stato presentato oggi a Venezia il Masterplan 2023-2037 dell'aeroporto Marco Polo di Tessera, terzo gateway intercontinentale nazionale, che prevede un investimento di 2 miliardi di euro, in funzione di proiezioni di traffico di 20,8 milioni di passeggeri.
Gli interventi assecondano pertanto le previsioni di crescita, considerando che in assenza delle nuove opere, lo scalo raggiungerebbe il livello di saturazione di 12,5 milioni di passeggeri già nel 2026. Dei 2 miliardi di euro, 380 milioni vengono destinati ad interventi di sostenibilità ambientale.
L'85% dell'impegno economico totale è di competenza di Save, il restante 15% potrebbe essere a carico di imprese terze private. In particolare, il terminal conserverà l'immagine architettonica attuale, ma sono previsti due interventi di ampliamento laterale per un totale di circa 100.000 metri quadrati, che si aggiungeranno agli attuali 90.000. Non si prevede l'edificazione di una seconda pista, ma quella secondaria verrà parificata a quella principale, usata come via di rullaggio e per i voli solo in caso di chiusura della pista principale.
«Da questo nuovo masterplan prevediamo benefici interni per circa 10 miliardi di valore aggiunto da qui al 2037, a partire dai 2 di investimenti previsti». Lo ha affermato il presidente di Save Spa, Enrico Marchi, presentando il progetto. «Anche negli anni di pandemia - ha proseguito Marchi - non abbiamo mai smesso di guardare al futuro, abbiamo lavorato sui processi per l'efficienza complessiva del sistema aeroportuale in vista della ripartenza. Nel 2022 abbiamo ripreso il tema degli investimenti, per continuare percorso virtuoso di accompagnare la crescita dei passeggeri con quella delle infrastrutture. In 10 anni abbiamo avuto un miliardo di investimento, e mai un problema». Sul piano dell'intermodalità, Marchi ha quindi ricordato la prevista conclusione entro il 2026 del collegamento ferroviario ad alta velocità, con una nuova stazione. «Dispiace - ha aggiunto - che non sia stata risolta la situazione delle crociere a Venezia. Il nostro impegno sarà quello di trasferire i nostri successi nel settore aeroportuale anche nel mondo delle crociere per dare un approdo adeguato a Venezia».
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