Asco Holding, scissione in vista: metterà in vendita Asco Tlc

Il cda orientato a proporre sul mercato, con bando pubblico, il 91% della società di telecomunicazioni. Lettera ai sindaci soci

TREVISO. Asco Tlc verso la vendita: all'orizzonte si profila già un bando di gara con cui Asco Holding, detentrice del 91% del pacchetto azionario della società, metterà sul mercato la sua quota.

È l'orientamento del consiglio di amministrazione della casa madre di Pieve di Soligo, maturato il 18 giugno scorso: ora il presidente Giorgio Giuseppe Della Giustina e i consiglieri si rivolgono ai comuni soci - 78 gli azionisti, divisi fra le province di Treviso, Belluno, Venezia e Pordenone - perché si pronuncino con delibere dei rispettivi consigli, mettendosi contemporaneamente a disposizione per ogni chiarimento.

L’assemblea

Nel frattempo, entro l'estate sarà convocata prima l'assemblea dei soci pubblici della casa madre, lo speciale organismo che raggruppa i comuni soci (che hanno il 99,29% della holding), quindi l'assemblea dei soci, per votare la decisione e bandire l'asta, se l'orientamento del cda sarà ratificato dall'organismo sovrano a Pieve di Soligo.Per la galassia di Asco, un'altra piccola grande rivoluzione.

Da tempo si sapeva che all'orizzonte ci sarebbe stata una valutazione sulla strategia da adottare per la controllata che opera nel campo delle telecomunicazioni e in particolare su fibra ottica e data center. Ma adesso si è deciso per una netta svolta strategica.Asco Tlc ha un portfolio di 4.346 clienti (4.558 nel 2018): sono 1.773 con servizi in fibra ottica e data center (1.835 nel 2018), 478 con servizi "Wi-fi" (609 nel 2018) e 1.947 con il servizio Adsl (2.114 nel 2018). Al 31 dicembre 2020 ha realizzato ricavi per 10,5 milioni di euro.Il cda ha affidato a un advisor - Long Time Partners (parte di Oc&C Strategy Consultants) - l'incarico di redigere uno studio di fattibilità dell'operazione di cessione, chiedendo anche di valutare altre due ipotesi: la conservazione della quota azionaria, e la separazione fra infrastrutture e servizi.

Una volta esaminata la relazione della società specializzata, che ha esplorato i pro e i contro di ogni opzione e alla luce di costi benefici ha definito la valorizzazione mediante vendita la più redditizia e praticabile - il cda ha recepito il responso della relazione, optando per il bando di gara pubblica, nella massima trasparenza, per cedere il proprio 91% (gli altri soci sono la Provincia con l'8% e Camera di Commercio con l'1%).

Le strategie

Perché questa accelerazione? Asco Holding si sarebbe mossa spinta da un'analisi a medio lungo periodo del settore Tlc, sempre più marchiato dalla sfida tra colossi e piccoli, con una forbice tra le due realtà sempre più vistosa. Non solo: gli osservatori ritengono che da qui in avanti sia determinante la capacità di investire fortemente per accompagnare la rapidissima innovazione (fino al 24/25% dei ricavi), e questo certamente non agevoli una realtà come Tlc, considerata attualmente un gioiellino.Il rischio, secondo il cda di Asco Holding, è che nel giro di pochi anni la società controllata Tlc possa perdere valore.

L'obiettivo è di cogliere l'attimo, in questa fase cruciale: secondo i più attenti specialisti, un forte interesse dei colossi potrebbe anche produrre un introito fra i 50 e i 60 milioni.

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