Digitalizzazione del porto di Trieste alla cordata Circle Group
La cordata targata Circle Group si aggiudica la gara per lo sviluppo del software che gestisce i traffici merci dei porti di Trieste e Monfalcone.Allo scopo è in via di costituzioneuna società mista pubblico privato, Pcs Newco Srl, controllata dall’Autorità portuale
La cordata targata Circle Group si aggiudica la gara per lo sviluppo del software che gestisce i traffici merci dei porti di Trieste e Monfalcone. Come anticipato nei mesi scorsi, il raggruppamento composto da Info.era, Circle e DataCh Technologies implementerà nei prossimi anni il software Sinfomar, attraverso un modello innovativo che vede Trieste pioniera in Italia. La gara stabilisce infatti la costituzione di una società mista pubblico privata controllata dall’Autorità portuale (51%) che vedrà il raggruppamento di imprese costituire il partner industriale.
Il nodo è strategico perché si parla di un sistema informatico fondamentale per il porto, che permette a terminalisti, spedizionieri, agenti, società ferroviarie, Dogane e Finanza di gestire la filiera tra mare, ferro e gomma: gli accessi al giorno oscillano fra 3 e 4 mila da parte di 250 enti e operatori accreditati.
La società in fase di costituzione si chiama Pcs Newco Srl e le prossime settimane serviranno all’Adsp e alla cordata privata a definire il non semplice assetto del nuovo soggetto, che prevede un presidente e due amministratori delegati con un ventaglio di compiti differenziati.
Il raggruppamento di imprese rientra nell’orbita di Circle Group, che dal 2018 controlla la società triestina Info.era, a cui si deve la creazione del Sinfomar e che per anni ha vinto gli appalti per la gestione e il costante miglioramento. Nella fase finale della presidenza di Zeno D’Agostino, l’Adsp ha deciso però di cambiare schema, con l’intenzione di dare vita a una società a controllo pubblico che da una parte continuerà a mantenere il software aggiornato e dall’altra potrebbe affacciarsi sul mercato estero come fornitore di servizi: si tratta del primo esperimento del genere in Italia.
L’affidamento vale 5,8 milioni in sei anni, che potranno spingersi fino a 13,8 in sette anni, in caso di estensione temporale della gestione e di un incremento dei servizi richiesti alla componente privata. I 5,8 milioni per i primi sei anni potranno infatti di crescere di ulteriori 6 milioni nello stesso periodo. Esiste poi un’opzione da quasi un milione per estendere la partenership al settimo anno ed eventualmente raddoppiare anche questa somma la somma.
Per Luca Abatello, presidente e ad di Circle, l’esito della gara «valorizza la nostra consolidata esperienza nella digitalizzazione e semplificazione dei processi della catena logistica multimodale e dei terminal portuali. L’implementazione dei sistemi innovativi previsti nei prossimi sei anni, in grado di eliminare completamente i documenti di viaggio cartacei, introdurre sistemi di Artificial Intelligence e ottimizzazione, federare tutti gli attori e fornire ulteriore efficacia ai clienti del sistema, contribuirà a consolidare il sistema logistico del porti di Trieste e Monfalcone tra le eccellenze europee. Questo salto tecnologico consentirà di evolvere l’attuale modello operativo, riducendo significativamente sia i tempi di transito che i costi di gestione».
Nella cordata Circle rappresenta il 5%, lasciando la parte del leone a Info.era. Un 10% del raggruppamento è invece rappresentato dalla società esterna DataCh, il cui presidente Dino Dentone sottolinea il proprio ruolo di «leader nel monitoraggio portuale» e la possibilità di offrire «soluzioni software avanzate che integrano i dati provenienti dai sistemi Ais e dal Pmis del Comando generale delle Capitanerie di Porto. Grazie a questa capacità distintiva, Datach fornisce strumenti verticali altamente innovativi per la gestione e l’ottimizzazione dei processi portuali, garantendo una digitalizzazione efficace e un monitoraggio in tempo reale dei flussi operativi».
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