Il rigassificatore di Rovigo, terzo anno record: è la terza fonte di approvvigionamento

Adriatic Lng si conferma leader nella fornitura di gas liquefatto: copre circa il 15% della domanda di gas del Paese e consolidandosi come terza fonte di importazione dopo i gasdotti provenienti da Algeria e Azerbaijan

Roberta Paolini

Adriatic LNG si conferma pilastro della sicurezza energetica italiana. Il rigassificatore offshore al largo della costa veneta ha chiuso il 2024 con un nuovo record operativo: 8,7 miliardi di metri cubi di gas naturale immessi in rete, pari a un incremento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Il dato rafforza il ruolo della società nel panorama energetico nazionale, coprendo circa il 15% della domanda di gas del Paese e consolidandosi come terza fonte di importazione dopo i gasdotti provenienti da Algeria e Azerbaijan.

A livello complessivo, i terminali di rigassificazione italiani hanno immesso in rete 14,7 miliardi di metri cubi di GNL, coprendo il 24% della domanda nazionale di gas. Il calo rispetto ai 16,6 miliardi del 2023 è in parte attribuibile alle manutenzioni programmate di alcuni impianti, ma i numeri confermano il ruolo strategico del gas naturale liquefatto nel mix energetico italiano.

Sicurezza energetica e diversificazione delle forniture

L’Italia resta un Paese fortemente dipendente dalle importazioni di gas e Adriatic LNG si è affermata come infrastruttura chiave per la diversificazione degli approvvigionamenti. Nel 2024 il terminale ha ricevuto 76 navi metaniere, con carichi provenienti prevalentemente da Qatar e Stati Uniti, ma anche da Nord Africa e Sud America.

Particolarmente rilevante la quota di metaniere di grande capacità: il 65% delle navi accolte rientrava nella categoria delle "super large scale carriers", con una capacità fino a 217.000 metri cubi di GNL. Adriatic LNG è dal 2020 l’unico rigassificatore italiano in grado di accettare queste navi, che garantiscono un’ottimizzazione dei volumi trasportati e maggiore efficienza logistica.

“Affidabilità operativa al 99,7%”

“Il mercato globale del GNL è sempre più interconnesso e caratterizzato da elevata incertezza geopolitica e forte competizione con i Paesi asiatici. In questo scenario, Adriatic LNG si conferma un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo, con un’elevata affidabilità operativa e servizi aggiuntivi di valore per i clienti” ha dichiarato Alfredo Balena, Direttore delle Relazioni Esterne della società.

“Per il terzo anno consecutivo abbiamo raggiunto il nostro miglior risultato operativo, garantendo un flusso costante di energia al Paese. Nel 2024 il nostro tasso di affidabilità operativa ha toccato il 99,7%, con un utilizzo dell’impianto tra i più alti in Europa, a conferma dell’eccellenza delle nostre prestazioni” ha aggiunto Balena.

Espansione in vista: nuova capacità allocata per i prossimi 20 anni

Guardando al futuro, Adriatic LNG è pronta a espandere ulteriormente la propria capacità di rigassificazione. È infatti in fase di conclusione l’iter autorizzativo per l’incremento di 0,5 miliardi di metri cubi annui, una capacità già interamente allocata per i prossimi 20 anni.

Dal 2009, anno di avvio delle attività, il terminale ha accolto oltre 1.200 navi metaniere provenienti da più di 10 Paesi, immettendo in rete oltre 100 miliardi di metri cubi di gas. Numeri che confermano la centralità dell’infrastruttura nella strategia energetica italiana e la sua capacità di affrontare le sfide del mercato globale del GNL.

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