L'aeroporto Canova diventerà hub di Ryanair: Save investe sullo scalo di Treviso

Gli aerei della compagnia, finita la pandemia, di notte resteranno nella struttura insieme agli equipaggi
27/04/2012 Tessera - Inaugurazione di una nuova base di Air One - Enrico Marchi
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TREVISO. Si avvicina il momento il cui l’aeroporto Canova di Treviso diventerà hub di Ryanair. L’accordo con Save sgombrerebbe il campo dai timori sul futuro del Canova e allo stesso tempo rappresenterebbe la conferma che lo scalo è centrale nelle strategie della società amministrata da Enrico Marchi.
 
Tra Save e il gigante irlandese dei voli low-cost l’accordo sarebbe stato raggiunto nei giorni scorsi: i dettagli saranno illustrati questa mattina durante una conferenza stampa nella sede veneziana della società, a cui parteciperà anche Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair.
 
Il sindaco di Treviso Mario Conte lo va dicendo da un po’, da quando perlomeno sul Canova si sono addensante in contemporanea le nubi della crisi del coronavirus – è ancora oggi l’unico scalo chiuso in Italia – e quello per il nuovo stop al masterplan sancito dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. «Il Canova potrebbe diventare hub di Ryanair», è stato il mantra del sindaco in queste settimane, volto anche a tranquillizzare tutti quei lavoratori diretti e dell’indotto che da mesi sono rimasti a casa: i più fortunati in cassa integrazione, gli altri con i fatturati azzerati. 
 
Ma il combinato disposto della paralisi del turismo e dello stop al piano di sviluppo ha indotto molti a pensare che Save avrebbe potuto anche smettere di investire sul Canova, addirittura non riaprendo lo scalo per concentrarsi su Tessera. Niente di tutto questo. 
 
Ma cosa significherà per Treviso diventare hub della compagnia irlandese? Difficilmente un aumento in termini assoluti di passeggeri. Il masterplan infatti non prevede un aumento dei voli, e se cresceranno le rotte Ryanair ne deriva che dovranno calare quelle di altre compagnie. Però diventare hub significa diventare centrale nelle rotte, ed essere una base della società. Gli aerei resteranno quindi la notte a Treviso, con l’equipaggio, cosa che prima non avveniva; e aumenteranno i servizi che la compagnia offrirà sul Canova.
 
Per il resto si dovrà attendere la conferenza stampa di questa mattina. Certo sull’aeroporto di Treviso, come su altri scali, restano oggi dei punti di domanda. Lo stesso Marchi non ha nascosto durante la sua audizione di fronte alla commissione comunale i dubbi legati alla ripresa del comparto, in particolare riferendosi ai voli business. I viaggi per lavoro difficilmente torneranno ai numeri prepandemia, di certo non nei prossimi due anni. Save comunque resta ancora oggi in attesa del via libera al masterplan del Canova. 
 
La politica si è attivata per fare pressioni sul ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che nonostante le due approvazioni da parte della commissione valutazione d’impatto ambientale (Via), non ha firmato l’autorizzazione al piano di sviluppo. Un progetto da 54 milioni che si accompagna a interventi di riorganizzazione dell’area richiesti da Ca’ Sugana, a partire dalla passerella sulla Noalese.— 
Federico 

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