«Polo degli aeroporti del Nord Est il 2025 parte in crescita del 6%»
L’anno scorso il sistema gestito da Save aveva visto i passeggeri aumentare del 3,1% a 18,3 milioni. Il direttore aviation Bozzolo: «Supereremo il pre-Covid, forti in Usa e ripartirà l’Asia»

Il Polo Aeroportuale del Nord Est – formato per il traffico passeggeri dagli scali di Venezia, Treviso e Verona – e gestito da Gruppo Save archivia il 2024 con oltre 18,3 milioni di passeggeri, in crescita del 3,1% sull’anno precedente, e parte forte nel 2025: il primo trimestre segna un +6% sullo stesso periodo del 2024, per quasi 3,6 milioni di passeggeri.
Per la stagione estiva 2025 sono previsti 15 milioni di posti da aprile a ottobre, in ulteriore incremento sui già solidi numeri dell’anno passato.
«È cambiata la tipologia di mercato: nel 2019, ad esempio, la Russia era un mercato molto importante per noi», osserva Camillo Bozzolo, direttore sviluppo aviation del Gruppo Save.
«A livello di flussi, quello che è cresciuto tanto nel post-Covid è il mercato domestico e il Nord America. Quest’anno arriveremo a circa 1,5 milioni di passeggeri verso il Nord America».
L’aeroporto Marco Polo di Venezia ha chiuso i primi tre mesi del 2025 con 2,1 milioni di passeggeri, in aumento del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La rete di medio e lungo raggio si è consolidata anche grazie all’estensione invernale del volo su New York JFK operato da Delta Air Lines e al collegamento con Shanghai lanciato da China Eastern lo scorso settembre, che prosegue con successo durante tutto l’anno.
«Questa sarà la prima estate con il volo per Shanghai – sottolinea Bozzolo –. Abbiamo Qatar Airways che è tornata a metà estate dell’anno scorso e ora siamo al giornaliero. El Al è tornata a volare su Tel Aviv, abbiamo Air Europa che è molto importante per il Sud America: siamo già ai livelli pre-Covid e li supereremo. A questo si aggiungono Cyprus Saudia che attiverà due rotte estive: Jeddah dal 13 giugno e Riyadh dal 15 giugno».

Il Nord America resta il primo mercato intercontinentale per Venezia. A partire dal 23 maggio, United Airlines aprirà un nuovo collegamento giornaliero con Washington D.C., mentre American Airlines debutterà il 5 giugno sulla rotta Dallas-Fort Worth. La compagnia opera già il servizio su Philadelphia. Complessivamente gli USA hanno 8 rotte dirette coperte da 5 vettori.
«Negli Stati Uniti stiamo vedendo una fortissima crescita: l’Italia è molto richiesta. L’aspettativa resta sempre rosea: quello delle compagnie aeree ritengono che se ci fosse un impatto sarebbe molto limitato nel tempo è solo un blip», afferma Bozzolo. Un messaggio indiretto agli operatori che temono l’impatto di un rallentamento o di tensioni geopolitiche, come i dazi incrociati.
Nel 2024, l’aeroporto Valerio Catullo ha toccato quota 3,7 milioni di passeggeri, con una crescita dell’8% sul 2023. Il primo trimestre 2025 accelera ulteriormente: +17,3%, per circa 700 mila passeggeri.
«Su Verona stiamo lavorando a un rafforzamento, con Air France su Parigi, British Airways e Jet2 sull’Inghilterra. Venezia è sempre più concentrata sull’intercontinentale. Treviso ha una limitazione nei movimenti, ma l’intenzione è quella di utilizzate tutta la capacità», dice Bozzolo, che ribadisce il progetto di sviluppo capillare dei tre scali.
Nel 2024, Ryanair è stato il primo operatore a Verona con 17 rotte, seguito da Volotea (20 rotte nel picco estivo), Neos (gruppo Alpitour) e Wizz Air. La base di Neos ha totalizzato oltre 470mila passeggeri su 40 destinazioni, di cui 10 di lungo raggio.
Il Canova di Treviso ha movimentato 700 mila passeggeri nel primo trimestre 2025, in aumento del 5,4%, pur mantenendo invariato il numero di movimenti. A sostenere i numeri è l’aumento del coefficiente di riempimento.
Bozzolo chiude con una lettura sistemica del mercato, che si dimostra flessibile anche in caso di choc esterni: «Dove non siamo ancora pienamente a regime è l’Asia: questo è l’anno della ripresa verso quel mercato», spiega. E aggiunge: «Se un mercato si restringe, se ne apre un altro: le dimensioni restano quelle, semplicemente chi viaggia... viaggia altrove».
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