Porti di Trieste e Monfalcone, volumi in crescita

Oltre 63 milioni di tonnellate di merci movimentate nei porti di Trieste e Monfalcone, con un aumento dei volumi totali e un leggero calo per quanto riguarda il numero dei container e delle navi Ro-Ro 

Lorenzo Degrassi

Oltre 63 milioni di tonnellate di merci movimentate nei porti di Trieste e Monfalcone, con un aumento dei volumi totali e un leggero calo per quanto riguarda il numero dei container e delle navi Ro-Ro.

È il consuntivo per il 2024 per quanto riguarda i due scali dell’Adriatico Orientale comunicato ieri dall’Autorità Portuale. La tendenza positiva legata alle merci entrate e uscite da Trieste e Monfalcone era nell’aria già da un paio di mesi, ma ora arriva il conforto dei numeri: gli scali giuliani archiviano il 2024 con un segno positivo e più di 63 milioni di tonnellate di merce movimentata, 59,5 milioni delle quali a Trieste, con un aumento del 7,14% rispetto al 2023.

Un risultato trainato principalmente dalle rinfuse liquide, driver della crescita generale con 41.261.754 tonnellate e un incremento a doppia cifra (+10,64%). Il settore container, invece, dopo un inizio molto problematico dovuto alla crisi del Mar Rosso, ha chiuso l’anno con una stabilità complessiva rispetto all’anno precedente (-1,21%), attestandosi su 841.867 Teu.

Nell'insieme, i numeri sono addirittura in aumento se si considera il dato dei Teu pieni, 608.327 (+4,02%), mentre risultano in calo quelli vuoti, 233.540 (-12,65%). È lo scalo di Monfalcone ad aver risentito maggiormente delle problematiche collegate al quadro geopolitico (conflitto russo-ucraino e Mar Rosso) e alla crisi del settore automobilistico, chiudendo il 2024 in perdita e con una movimentazione complessiva di 3.586.782 tonnellate di merce (-6,34%).

 

«Questi numeri confermano che, nonostante la crisi del Mar Rosso e la recessione economica in atto in Europa, il sistema portuale e logistico giuliano sta tenendo - questo il commento del commissario straordinario dei porti di Trieste e Monfalcone Vittorio Torbianelli - il tutto grazie anche al lavoro degli operatori».

Recupera in extremis il comparto del Ro-Ro, i cui valori sono tornati quasi in linea con quelli del 2023 grazie a un +7,51% registrato nel singolo mese di dicembre, per un totale di 295.386 unità transitate nei due porti del Fvg. Numeri, questi, di poco inferiori a quelli dell’anno precedente (-1,07%), mentre le toccate dell’autostrada del mare sono cresciute (+8,08%), anche grazie all’introduzione di nuove linee marittime, passate dalle 804 del 2023 alle 869 nell’anno appena concluso.

Lieve aumento anche per le merci varie (+1,81%) per un totale di 18.157.699 tonnellate movimentate. L’unico forte rallentamento riguarda il settore delle rinfuse solide (-72,72%) con 121.052 tonnellate, un calo riconducibile alla caduta dei prodotti metallurgici che non hanno registrato un traffico significativo nel corso dell’anno.

Da segnalare, viceversa, il balzo in avanti della sottocategoria dei cereali (75.331 tonnellate e +12,99%), indice del crescente interesse dimostrato dall’industria alimentare per il porto di Trieste. I lavori sulle reti ferroviarie del centro Europa e le difficili condizioni meteo registrate nell’arco dei 12 mesi in quell’area hanno condizionato il traffico su strada ferrata, calato del 9,94% a 11.147 treni. All’interno di questo quadro, si evidenzia però il buon andamento dei treni nell’Interporto di Cervignano (+17,44%). Anche a Monfalcone in rallentamento il settore ferroviario (-2,53%), ma va considerato che i 1.848 treni totalizzati nel 2024 rappresentano il secondo miglior risultato degli ultimi anni. Per quanto riguarda le merci movimentate a Monfalcone, flessione per le rinfuse solide con 2.861.448 tonnellate (-5%) e importante sprint dei cereali (+23,65%) e dei prodotti chimici (+34,45%).

Decrescita invece per le merci varie (-11,43%) con 724.185 tonnellate movimentate e pesante contrazione per i veicoli commerciali (-20,57%) con 86.722 mezzi transitati, un calo dovuto all'elevata tassazione presente ancora in Turchia e alla riconversione delle linee produttive dello stabilimento Fiat di Bursa.

In aumento infine anche i turisti passati per Trieste grazie alle crociere: il traffico gestito dalla Trieste Terminal Passeggeri ha registrato un +8% rispetto all’anno precedente, con un totale di oltre 500 mila croceristi. Per quanto riguarda l’anno da poco iniziato, secondo Torbianelli «sappiamo già che sarà particolarmente impegnativo, principalmente a causa della crisi economica tedesca, lo spostamento di alcune linee marittime e i lavori sulle linee ferroviarie austriache che implicheranno inevitabilmente dei rallentamenti. Nonostante questo rimaniamo fiduciosi e ottimisti».

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