Risiko degli interporti: Msc potrebbe guardare a Pordenone

Per il panorama interportuale del Nord Est dunque il 2025 sarà un anno di novità ed evoluzioni

Claudio Malfitano
La gestione dell’Interporto di Pordenone andrà in gara quest’anno
La gestione dell’Interporto di Pordenone andrà in gara quest’anno

Il gigante Msc, il gruppo Ferrovie, la multinazionale tedesca Eurokai, l’operatore marittimo danese Maersk, oppure una delle aziende cinesi che operano nel mercato mondiale delle merci. Sono i possibili partner a cui si rivolge l’avviso pubblicato pochi giorni fa dall’Interporto di Padova per la ricerca di un operatore a cui «consentire l’ingresso nell’attività terminalistica».

Il polo della città del Santo dunque ha l’ambizione di diventare nel 2025 un nodo italiano inserito in una rete mondiale. «Bisogna muoversi come accade per le compagnie aeree che formano vere e proprie alleanze per assicurare ai passeggeri di raggiungere ogni posto nel mondo tramite degli scali hub», ha spiegato il direttore generale di Interporto Roberto Tosetto.

L’indagine di mercato, pubblicata anche sulla Gazzetta europea, è stata presentata il 24 dicembre. È ancora presto per avere manifestazioni d’interesse, tanto che il termine per le risposte è fissato alle 12 del 31 gennaio. Ma i player internazionali in questo mercato non sono molti, in particolare quelli che possono sfruttare l’integrazione dei sistemi di trasporto ferro-gomma.

C’è, come detto, il gruppo Msc di Gianluigi Aponte, che ha tra le sue società la Medlog, che già opera un collegamento intermodale tra Padova e lo scalo di Rivalta Scrivia. Proprio Msc nel novembre 2023 ha siglato un’intesa per sviluppare il traffico intermodale con Mercitalia Logistics, società del gruppo Ferrovie. A operare collegamenti con i porti dell’alto Tirreno ci sono anche l’azienda ferroviaria barese Gts Rail, e la società ligure Contship che è parte del gruppo tedesco Eurokai.

Per il panorama interportuale del Nord Est dunque il 2025 sarà un anno di novità ed evoluzioni. Nella seconda metà dell’anno è prevista anche la pubblicazione del bando che assegnerà la gestione dell’Interporto Centro Ingrosso di Pordenone (oggi in mano alla svizzera Hupac) che ha già adottato un piano di sviluppo da 70 milioni di euro in sette anni.

Anche in questo caso le voci di possibili interessamenti di player internazionali non mancano (e alcune riguardano Msc), con l’obiettivo di creare un nuovo consorzio di sviluppo con le aree industriali del territorio. Ancora alleanze, dunque, dopo quella che ha coinvolto le realtà di Cervignano, Gorizia e Trieste. 

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