Stefano Marzotto investe a Jesolo, è il nuovo azionista di controllo del Porto Turistico
L’intervento di Marzotto punta a riqualificare con un piano per un turismo di alto livello, per una marina che ha 550 posti barca e il resort a distanza di un miglio dalla foce del Piave, con l’obiettivo di creare anche opere di ricovero e rimessaggio per l’inverno

VENEZIA. Stefano Marzotto è il nuovo azionista di controllo del Porto Turistico di Jesolo (Pjt). Il presidente di Zignago holding e consigliere della controllata quotata Zignago Vetro è entrato attraverso la sua cassaforte Marvit che ha conferito nella KMood, già controllante Ptj col 79%, un ramo d'azienda consistente in terreni, infrastrutture e diritti di sfruttamento del bacino acqueo denominato Porto Nuovo, che erano state affittate alla stessa società. Lo scrive Mf.
Il conferimento è avvenuto nell'ambito dell’aumento di capitale di KMood da nominali 230mila euro a 418mila euro con un sovrapprezzo complessivo di 3,8 milioni che la Marvit ha sottoscritto apportando in contanti 1,2 milioni e 2,6 milioni in asset conferiti, spiega ancora Mf.
Marzotto è così salito al 45 per cento del capitale assumendo il ruolo di primo azionista. Gli altri soci si sono diluiti, vale a dire la Osh dell'imprenditore bellunese Simone Cason (fra l'altro già in Confindustria Venezia e nella locale Camera di Commercio), dalla Alicom del trevigiano Gianni Menegazzo patron dei supermercati Winner e dalla Italian Yacht Store del vicentino Michele Giacometti, dealer esclusivo per l'Italia di Custom Line e per il nord est e centro sud di Ferretti, Pershing, Itama e Mochi Craft.
La KMood ha poi cambiato nome in Hpt ed è stato nominato un consiglio d'amministrazione presieduto da Raffaello Pietrasanta e in cui siedono Giacometti e Marzotto.
Nel 2013 il tribunale di Venezia dichiarò il fallimento della Faro Immobiliare di Angelo Gentile e del figlio Andrea. La società aveva costruito la nuova darsena e le unità immobiliari in gran parte vendute. Il progetto prevedeva anche una torre, mai realizzata, di circa 30 piani.
L’intervento di Marzotto punta a riqualificare con un piano per un turismo di alto livello, per una marina che ha 550 posti barca e il resort a distanza di un miglio dalla foce del Piave, con l’obiettivo di creare anche opere di ricovero e rimessaggio per l’inverno. Nel veneziano un altro importante progetto che porta la firma di Marzotto è il rilancio della ex colonia Alberoni al Lido di Venezia. Un progetto firmato dallo studio Albanese, 120-150 camere per un pubblico di fascia alta e non solo per la stagione estiva. L’albergo è inserito nel piano di rilancio del Lido e prevede anche l’intervento di un investitore esterno.
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