VENEZIA - Intesa Sanpaolo accelera sull’integrazione di Popolare di Vicenza e Veneto Banca, le due ex popolari venete di cui ha salvato i clienti nei mesi scorsi.
Già il weekend dell’8 dicembre - in anticipo rispetto all’obiettivo di febbraio - ci sarà infatti la migrazione informatica dei clienti.
«Siamo orgogliosi di dirti che l’integrazione delle ex Banche Venete sarà anticipata a dicembre, rispetto alla data inizialmente prevista di metà febbraio», scrivono in un’informale mail ai colleghi del gruppo
Stefano Barrese, capo della Banca dei Territori, e
Eliano Lodesani, Chief operating officer di Intesa Sanpaolo. La scelta, sottolineano i due manager, è stata fatta perchè l’istituto «sia una banca unita e ancora più forte già dal primo gennaio 2018, anno del nostro nuovo Piano d’Impresa».
Nei prossimi giorni sarà inviata una comunicazione a tutti i clienti delle ex Venete per informarli che, dall’11 dicembre, l’integrazione informatica li renderà ancora più clienti di «una delle più importanti banche europee».
«Applicheremo da subito il nostro sistema interno di controlli, per garantire un corretto ed efficace presidio del rischio», continua la lettera dei manager ai colleghi di Intesa Sanpaolo; «dal primo gennaio 2018 saremo a tutti gli effetti una banca unica, che crede nel valore delle sue persone, capace di mettere in sicurezza i risparmi della clientela e di continuare a fare credito alle aziende che vogliono crescere insieme a noi».
Ma i lavori del gruppo guidato da Carlo Messina per integrare le due ex popolari proseguono anche sugli altri pilastri.
Già entro fine anno ci saranno le prime chiusure di filiali, circa cento, e altre verranno chiuse entro febbraio.
L’obiettivo stabilito col salvataggio è di chiudere circa 600 dei 900 sportello acquisiti.
Anche sul fronte della gestione del personale nelle prossime settimane si vedranno le prime novità: con ottobre inizieranno le prime fra le mille uscite volontarie concordate con i dipendenti delle due ex venete.
Parte del personale, poi, sarà concentrato nel due sedi di Vicenza e Montebelluna per lavorare al progetto di banca virtuale del gruppo.