Intesa Sanpaolo conferma i 3.900 esuberi

Lo ha detto Eliano Omar Lodesani, coo del Gruppo, incontrando i sindacati, 1.100 riguardano le banche venete, i restanti Intesa, ma non ci saranno licenziamenti. La prossima settimana avvio della procedura

MILANO - Il chief operating officer di Intesa Sanpaolo, Eliano Omar Lodesani, ha incontrato stamane a Milano i componenti delle segreterie di coordinamento dei sindacati del Gruppo per illustrare l'operazione che ha portato all'acquisto di alcune attività della Popolare di Vicenza e Veneto Banca e le ricadute occupazionali.

Nel corso dell'incontro, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, Lodesani ha ribadito che non ci saranno licenziamenti ha solo uscite volontarie attraverso un rifinanziamento del fondo esuberi a carico dello Stato.

Confermati anche i numeri relativi alle uscite che vedono circa 3.900 esuberi complessivi di cui poco meno di 1.100 riguarderanno le banche venete e la restante parte di Intesa.

Nel corso dell'incontro, secondo quanto si è appreso, è stato evidenziato che già dalla prossima settimana dovrebbero partire le lettere per l'avvio della procedura.

Per domani è previsto un incontro durante il quale Lodesani fornirà l'informativa ai sindacati delle due banche venete.

Il coordinatore della Fabi di Intesa Sanpaolo, Roberto Aschiero, ha affermato che «la soluzione proposta da Intesa Sanpaolo è la migliore sul campo perché mette in sicurezza i posti di lavoro e salvaguarda quanto più possibile i risparmi di famiglie e imprese. Vigileremo affinchè il gruppo rispetti gli impegni presi nei confronti dei dipendenti e delle loro famiglie, garantendo uscite solo su base volontaria».

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