La Carbonara? Con panna, piselli, burro e basilico

Le “bestialità” straniere del Fake made in Italy scovate da Coldiretti «che ci costano 120 miliardi di euro di danni». L’8 e il 9 aprile presidio al Brennero.

E’ uno dei piatti della tradizione italiana più “taroccati” al mondo, con stravolgimenti della ricetta originale che fanno, oggettivamente, rabbrividire. Ed è un esempio del “Fake made in Italy”, il falso che spopola nel mondo e che passa dalle modalità con cui si prepara un piatto, ai prodotti che ne sono la materia prima. Noto il caso del “Parmesan”, spacciato per Parmigiano, a cui si somma il Romano cheese, che richiama il pecorino romano che da qualche parte si produce con latte di mucca anzichè di pecora. E gli esempi potrebbero continuare.

«Se si mettesse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale, che oggi vale 120 miliardi di euro  – spiega Coldiretti – il nostro export alimentare potrebbe triplicare, mettendo fine anche ad un danno di immagine», con indubbi vantaggi per le imprese italiane.

L’occasione per tornare sul tema è il Carbonara day del 6 aprile, dove l’associazione di categoria ha “svelato” alcune delle improbabili ricette della tradizionale Carbonara italiana, stravolta dall’utilizzo della panna al posto delle uova, dall’aggiunta di piselli surgelati, ma anche basilico e burro. Altri piatti taroccati sono la pasta al pesto, dove nel condimento finiscono mandorle e noci, al posto dei pinoli, fino agli immancabili spaghetti alla bolognese che diventano improbabili grazie all’aggiunta delle polpette...

Nella battaglia contro l’importazione di materie prime, e non solo, che vengono spacciate per Made in Italy, Coldiretti sarà l’8 e il 9 aprile al Brennero con centinaia e centinaia di aderenti e di forze dell’ordine per controllare le merci in ingresso al confine.

Infine non potevamo chiudere questo articolo senza ricordare la ricetta originale della Carbonara: guanciale a dadini che va rosolato in una padella fino a che diventa trasparente, a parte si sbattono le uova a cui si aggiunge pecorino romano grattugiato e un po’ di pepe. Una volta pronta la pasta – al dente – si spadella con la salsa di uova e pecorino e il guanciale.

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