La contrattazione? In ogni singola fabbrica
PADOVA - «Non si fa innovazione se il collaboratore, la persona, non è al centro. Ma non basta più solo un contributo lavorativo classico. Oggi serve di più per vincere la sfida: servono intelligenza e passione. Per questo dobbiamo spostare il baricentro della contrattazione generale da Roma alla singola fabbrica. Dobbiamo tornare sempre di più a parlare con chi lavora con noi».
Lo ha detto Fabio Storchi, presidente di Federmeccanica, parlando della proposta del rinnovo del contratto di lavoro dei metalmeccanici nel corso di un dibattito organizzato a Padova all'interno del Festival Galileo.
«Ci rifacciamo a Papa Francesco quando diciamo che la persona è al centro, quando parliamo del fare insieme e della necessità di trovare forme di collaborazione a qualsiasi livello - ha aggiunto -. In questa sfida del mercato sempre più aspra non basta più fare un contratto collettivo ogni 3 anni a Roma».
Storchi è detto ottimista rispetto alla possibilità di arrivare ad un'intesa con i sindacati - la trattativa riprende il 6 maggio -.
«Siamo di fronte ad un passaggio storico per le relazioni industriali rispetto alle quali questo nuovo contratto potrebbe dare un contributo per tutte le categorie del Paese. Siamo convinti di quello che stiamo portando avanti - ha detto ancora Storchi - e vogliamo portare avanti il confronto con i sindacati con tenacia e perseveranza, senza voler forzare i tempi perche il cambiamento è difficile e non è mai recepito facilmente. Le nostre imprese e questo Paese in generale non hanno bisogno di conflitti, quindi sono positivo e convinto di poter trovare una buona soluzione. Domani ripartiamo con questo confronto, ma la nostra intenzione di reincontrarci a breve per trovare risposta positiva c'è e continua ad esserci».
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